Ora la situazione in casa Renault è
davvero seria. Dopo aver trascorso tutta la mattinata all'interno del box, Daniel
Ricciardo, ha preso la via della pista attorno a mezzogiorno, ma non è
nemmeno riuscito a completare l'installation lap: dal retrotreno della sua RB10
ha iniziato ad uscire un preoccupante pinnacchio di fumo ed è stato costretto a
fermarsi lungo il tracciato. Per l'australiano si è trattato di un debutto
ufficiale piuttosto traumatico che fa seguito ai problemi riscontrati da Vettel
nel corso delle prime due giornate: per il team campione del Mondo in carica si
trattava del 12esimo giro in tre giorni. I volti scuri dei tecnici Red Bull
fanno il pari con quelli dei colleghi di Toro Rosso e Caterham,
dotate della medesima power-unit: Vergne e Frijns hanno fin qui
coperto una ventina di passaggi in due, con tempi di oltre 20 secondi più alti
rispetto ai migliori.
Condizione diversa per gli altri team: la Mercedes ha
coperto complessivamente 160 tornate e la Ferrari ha da poco superato
quota 100, ad entrambi i valori vanno poi aggiunti i km percorsi dai team
clienti (Williams e Force India per la casa tedesca, Sauber
per quella italiana).
La giornata ha visto il debutto stagionale di Fernando
Alonso, Felipe Massa, Nico Hulkenberg, Adrian Sutil e
Robin Frijns. Per il brasiliano si tratta della prima presa di contatto con la
Williams e la nuova FW36, mentre i due tedeschi si sono avvicendati su Sauber e
Force India. Il giovane olandese è sceso in pista con la CT05 come previsto dal
Young Driver Programme del team inglese.
Ancora nessuna notizia da parte della Marussia che quattro ore fa ha annunciato via Twitter l'imminente pubblicazione della prima immagine della nuova MR03, salvo poi piombare in un silenzio inquietante
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