Preparatevi perchè se l'anno prossimo spenderete 500 €
per andare ad assistere dal vivo al GP d'Italia a Monza sarete solo dei
pezzenti a cui spillare denaro in attesa che arrivino le gare che contano: lo
Strategy Group e la
Formula One
Commission hanno deciso che la vostra presenza non merita rispetto. Da
ora in poi
l'ultima gara del Mondiale avrà punteggio doppio, in barba ai
risultati ed al vantaggio costruito meritatamente nel corso della
stagione: in parole povere se nel 2014 un pilota conquistasse sette
vittorie in più rispetto diretto rivale, presentandosi ad Abu Dhabi
con
49 punti di margine, potrebbe, ahimè, dover
dire addìo ai sogni di
gloria se sul suo cammino dovesse incontrare un Bruno Senna, Pastor
Maldonado o Romain Grosjean dei tempi d'oro.
Non ce ne vogliano i
tre, ma la situazione è ormai ridicola: l'ultimo GP stagionale non
rappresenta uno scoglio più difficile, non si corre su distanza maggiore
e soprattutto non vive una condizione tecnica diversa rispetto a tutti
gli altri. Dopo aver cambiato il sistema di punteggio per due volte in 7
anni, cancellando in un sol colpo decenni di classifiche (la prima
conseguenza si è avuta quest'anno con il
fantomatico record di punti
raggiunto da Alonso in Giappone) la F1 ha fatto un altro passo per allontanarsi dalla sua essenza ed assumere i connotati del fenomeno da baraccone.
Attribuire un punteggio doppio all'ultima gara va contro ogni logica, tranne quella contorta del business che vuole mantenere aperti i giochi il più possibile in modo artificiale e innaturale: in fin dei conti, cosa possiamo aspettarci da una categoria in cui per sorpassare un avversario non serve effettuare una manovra grazie al talento, ma è sufficiente premere due bottoni sul volante?!
Quella sul punteggio non è stata, per la verità, l'unica decisione presa dallo Strategy Group e dalla Formula One
Commission: il prossimo anno diventerà realtà la regola della
numerazione fissa che consentirà ai piloti di mantenere il proprio numero di gara indipendentemente dal piazzamento ottenuto nella classifica mondiale della stagione precedente. Saranno liberi tutti i numeri dal
2 al
99 con la sola imposizione del
numero 1 per il
Campione del Mondo, mentre nel caso in cui due piloti facessero la medesima richiesta avrà diritto di scelta il meglio piazzato nella graduatoria iridata.
Novità anche per quanto riguarda l'ambito penalizzazioni: i commissari avranno facoltà di attribuire
5 secondi di penalità al tempo di gara per le infrazioni considerate minori. Non è ancora stato chiarito l'ambito di applicazione, ma viene in mente in caso di
Felipe Massa ad
Interlagos, punito con un
Drive Through per avere tagliato la linea di ingresso della corsia box durante le prime fasi di gara e subendo un danno spropositatamente superiore al guadagno ottenuto pressochè inesistente.
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