21/11/2013 » Formula 1
Redazione
E' diventata quasi una gara di casa per la Scuderia Ferrari. Dal 2000 ad oggi, ad eccezione del 2009, il Gran Premio del Brasile vede in pista una Rossa con al volante un pilota brasiliano. Dal 2000 al 2005 è toccato a Rubens Barrichello difendere i colori della Ferrari, dall'anno successivo in avanti l'onore/onere è spettato a Felipe Massa. Quest'ultimo è stato decisamente più fortunato del predecessore e amico: due volte (2006 e 2008) Felipe ha trionfato ad Interlagos, altre due è salito sul podio (2007 e 2013) e tre volte è stato il più veloce il sabato pomeriggio.
Ben diverso il bilancio di Rubens, che vide la bandiera a scacchi solamente due volte, riuscendo a salire sul terzo gradino del podio solo nel 2004, anno in cui ottenne la sua seconda pole position consecutiva sulla pista di casa. Incredibile la serie di guai tecnici che colpì il brasiliano nel Gran Premio cui teneva di più: il più eclatante fu il guasto al consumometro che lo costrinse al ritiro nel 2003 con la mancanza di benzina nel serbatoio che ammutolì la sua F2003-GA quando si trovava nettamente in testa alla gara.
Interlagos è stato teatro anche di uno dei successi più belli ed emozionanti nella storia della Scuderia. Nel 2007 la doppietta ottenuta da Kimi Raikkonen e Felipe Massa consentì al finlandese di conquistare un titolo iridato che soltanto due gare prima, con Hamilton primo in campionato con 17 lunghezze di vantaggio sul ferrarista, sembrava praticamente irraggiungibile. Quel giorno ci fu festa grande nel box della Rossa per quello che è rimasto l'ultimo successo nel mondiale Piloti.
Sono sette i piloti della Ferrari che si sono aggiudicati questo Gran Premio. Oltre ai già citati Massa e Raikkonen nella lista figurano, in ordine cronologico inverso, Michael Schumacher (2000 e 2002), Alain Prost (1990), Nigel Mansell (1989), Carlos Reutemann (1977 e 1978) e Niki Lauda (1976). I piazzamenti sul podio sono stati in totale 26: ai dieci successi vanno aggiunti sette secondi e nove terzi posti. Sette sono anche le pole position, di cui ben cinque quelle ottenute dai brasiliani di Maranello (tre Massa, due Barrichello): gli altri due ferraristi partiti al palo furono Schumacher nel 2000 e Alboreto nel 1985.
Il Gran Premio del Brasile è una delle poche corse che mancano nel palmarès di Fernando Alonso. Il pilota di Oviedo è però salito sette volte sul podio (tre secondi e quattro terzi posti) in undici partecipazioni a questa gara ma, soprattutto, ha ottenuto su questa pista entrambi i suoi titoli iridati. Nel 2005 Fernando finì terzo subito alle spalle della McLaren di Raikkonen, suo rivale nella lotta per il titolo, e si aggiudicò il Mondiale con due gare di anticipo. L'anno dopo l'ovetense dovette aspettare l'ultimo Gran Premio per aver ragione di Schumacher: ad Interlagos lo spagnolo fu secondo dietro Felipe controllando la spettacolosa rimonta di Michael che risalì dall'ultima alla quarta posizione nel giorno del suo primo addio alla Formula 1.
Siamo adesso alla vigilia di un nuovo addio, quello di Felipe Massa alla Ferrari. Il pilota brasiliano disputerà questo weekend il 139esimo ed ultimo Gran Premio del suo romanzo in Rosso: soltanto Michael Schumacher ne ha corsi più di lui. Le vittorie sono ferme ad undici e l'ultima fu ottenuta proprio ad Interlagos nel 2008: sarebbe un sogno fare dodici proprio in quest'occasione. Quasi impossibile, dicono i numeri di questa stagione, dove la Red Bull di Vettel sembra essere diventata imbattibile e dove la Ferrari appare sempre più in difficoltà. Però la Formula 1 è uno sport e, come tale, aperta ad ogni sorpresa, anche la più impensabile. Perché non sognare un finale così bello per un pilota che, piaccia o meno, è entrato nella storia del Cavallino Rampante?
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