30/05/2013 » Formula 1
Redazione
Per la Scuderia Ferrari sono giornate molto intense, con ritmi di lavoro dettati da scadenze che non ammettono ritardi. Lo scorso lunedì mattina le monoposto provenienti dal Principato di Monaco hanno fatto ritorno a Maranello, e come da programma i tecnici della Scuderia hanno subito iniziato l'intenso lavoro di preparazione in vista del Gran Premio del Canada. I ritmi sono stati molto serrati per poter rispettare la scadenza fissata per domani, quando le monoposto partiranno da Maranello con destinazione Montreal.
La settimana in corso è stata inoltre resa più frenetica dai problemi riscontrati sulla monoposto di Massa nello scorso weekend di Monte Carlo: "Sono stati giorni più difficili del solito per tutta la squadra, sia dal punto di vista operativo che emozionale" - ha commentato il Responsabile delle Operazioni in pista Diego Ioverno - "Il primo obiettivo è stato quello di fare chiarezza in merito a quanto accaduto a Felipe lo scorso weekend. Una volta completata questa fase siamo passati alla preparazione per la prossima gara, che stiamo concludendo in queste ore".
Dopo quanto accaduto lo scorso weekend a Monte Carlo, il lavoro sulle vetture di Fernando e Felipe è stato differente. La monoposto di Alonso è stata sottoposta al consueto 'servicing' di preparazione specifico per la corsa canadese. La vettura di Felipe è stata invece assemblata intorno ad una telaio differente, montando di fatto una monoposto ex novo.
"Dopo una gara è prassi che quasi tutta la vettura venga smontata" - ha spiegato Ioverno - "Portando tutte le componenti ai rispettivi reparti di appartenenza per essere ispezionati. Dopo una corsa come quella di Monaco, critica sia per i carichi che per i frequenti contatti con muri o guardrail, questa fase è ancora più delicata del solito".
Nei giorni che separano due Gran Premi il lavoro di routine prevede che le vetture vengano disassemblate, verificate, controllate e nuovamente assemblate sulla base delle specifiche della gara successiva. Dopo una corsa particolare come quella di Monaco, per la quale vengono utilizzate delle componenti realizzate appositamente per le caratteristiche della pista, il post-gara prevede che questi particolari vengano sostituiti.
"Parliamo di sospensioni ed alcune parti della carrozzeria che vengono subito smontate e messe da parte - ha proseguito Ioverno - "Il resto delle componenti passa invece alla fase di verifica e in base al materiale utilizzato esistono strumenti dedicati per ispezionare anche quello che non è visibile all'occhio umano o attraverso l'uso di lenti. Ci sono ispezioni con liquidi penetranti, utilizzate per i materiali metallici, che permettono di evidenziare la presenza di fratture. Poi ci sono i controlli ultrasonici, nel caso delle componenti in carbonio. Di base esiste un 'check' visivo ed un accurato controllo dimensionale di ogni componente. Dopo una gara come quella di domenica scorsa è come se ripartisse tutto da zero, ogni pezzo viene ricontrollato esattamente come se fosse stato appena prodotto, per verificare che rispetti ancora tutte le sue caratteristiche originali".
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