29/05/2013 » Formula 1
Redazione
Montreal è senza ombra di dubbio i lbanco di prova più impegnativo per gli impianti frenanti delle monoposto. E' un circuito di tipo "stop and go", caratterizzato da brusche frenate ed accelerazioni.
Le staccate, tutte decise e molto ravvicinate, determinano temperature d'esercizio elevatissime per dischi e pastiglie che non hanno il tempo per raffreddarsi a sufficienza nei brevi rettilinei.
Queste caratteristiche, unite ad una percentuale significativa di tempo speso in frenata, determinano un mix durissimo per gli impianti frenanti, anche in ragione del fatto che il carico aerodinamico (e quindi la resistenza all'avanzamento) non è tra i più elevati. Lo scenario può diventare ancora maggiore quando è presente vento di coda sui due rettilinei principali, che può sensibilmente aumentare le velocità sul dritto, mettendo ancora più alla prova i freni.
Punto critico, la chicane prima del famoso "muro dei campioni", dove il controllo in ingresso curva è fondamentale per evitare di saltare sul cordolo. In questa curva, un ottimo feeling con il freno può fare la differenza fra un buon tempo ed un ritiro per collisione.
Per l'impianto frenante la curva 6 risulta essere la più impegnativa del circuito con una decelerazione massima di 5,25 G ed una riduzione di velocità di circa 227 km/h in appena 106 metri.
ALCUNI DATI DEL CIRCUITO DI MONTREAL
Lunghezza: 4.361 m
Numero di Giri: 70
Tipologia di circuito: Hard
Numero di frenate: 7
Tempo speso in frenata medio sul giro: 13%
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