Appurato che non si è trattato di un errore, dato che a cedere è stato un elemento della sospensione anteriore sinistra, ora sorge un dubbio: quali sono le condizioni di Felipe Massa? Il brasiliano è uscito dalla F138 con le sue gambe sia sabato mattina che domenica pomeriggio, ma due impatti di tale portata a distanza di 24 ore non sono semplici da gestire. Il normale decorso prevedrebbe un periodo di riposo assoluto, ma il Canada è alle porte: il 7 giugno si torna in pista e quella di Montreal è una trasferta impegnativa. A ciò si aggiunge il fatto che il circuito Gilles Villeneuve non rappresenta la location ideale per risalire in macchina dopo un brutto incidente: le velocità sono sostenute, ma le vie di fuga sono limitate e i muretti molto vicini (se volete avere informazioni in merito chiedete a Robert Kubica...). Sulla volontà di Felipe di essere al suo posto non ci sono dubbi, ma la Ferrari se la sentirà di rischiare?
Ecco allora che prende spazio l'ipotesi che a Maranello stiano pensando ad un sostituto illustre: Kamui Kobayashi. Il test sostenuto ieri dal giapponese a Fiorano è parso fin troppo tempestivo: il comunicato ufficiale parla di un impegno promozionale il 21 luglio a Mosca, quasi due mesi di distanza, un lasso di tempo fin troppo ampio per ritenersi "pronti". Kamui è senza dubbio un pilota di talento, forse il giapponese più dotato nella storia recente della F.1: ha debuttato con determinazione e grinta in Toyota a fine 2009 andando subito a punti, poi con la chiusura del programma del colosso nipponico, si è riciclato in Sauber dove ha alternato prestazioni eccellenti a gare incolori, conquistando uno splendido podio davanti al pubblico di casa nel finale della scorsa stagione. Per la Ferrari non sarebbe un rincalzo, ma una soluzione estremamente valida, sia a breve che a lungo termine, quando si dovrà decidere proprio sul futuro di Massa in scadenza di contratto.
Curioso poi il dettaglio del casco: Kobayashi, che corre nel FIA WEC con l'AF Corse di Amato Ferrari, usa abitualmente un modello della giapponese Arai, mentre a Fiorano si è calato nell'abitacolo della F10 indossando uno Schuberth, azienda tedesca che gode di un contratto in esclusiva con il programma F1 della casa di Maranello, a dimostrazione che, forse, il progetto non è limitato ad un solo, sporadico, Event Day.
Per il momento si tratta solo di supposizioni, ma i prossimi giorni aiuteranno a capire la reale situazione.
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