GP Cina: Alonso e la Ferrari dominano Shanghai con un ritmo pazzesco

14/04/2013 » Formula 1 Matteo Lupi - ( twitt @japanpower81 )

Fernando Alonso ha regalato la prima vittoria stagionale alla Ferrari con una gara impressionante.


Partito dalla seconda fila, il pilota spagnolo si è subito sbarazzato di Raikkonen gettandosi all'inseguimento del poleman, Hamilton, seguito da Massa. Giusto il tempo di avere a disposizione il DRS ed anche Hamilton diventa preda facile. Massa non è da meno e con una staccata decisa in fondo al rettilineo di arrivo fa esplodere il boato del pubblico cinese regalando l'immagine di due Ferrari al comando. Da quel momento la gara è stata un susseguirsi di calcoli e studi sulle diverse strategie: i primi sei, partiti con gomme morbide, hanno ben presto dovuto fermarsi per effettuare il pit stop, dando via libera a Button, Hulkenberg e Vettel, partiti invece con la mescola più dura.


Nonostante la strategia diversa è stato però chiaro fin da subito che la Ferrari dell'asturiano oggi aveva una marcia in più: mentre gli avversari lottavano nel traffico, la F138 sembrava volare con un ritmo fenomenale. Emblematico il contatto tra Kimi Raikkonen e Sergio Perez, con il finlandese impegnato in una disperata staccata all'esterno concluso con l'impatto sulla posteriore sinistra del messicano: fortunatamente l'ala ha retto e la Lotus ha potuto proseguire riportando solo un vistoso buco sulla punta del muso.


Diverso il discorso per Massa: dopo un avvio battagliero, il brasiliano è andato via, via perdendosi, penalizzato dalla necessità di effettuare la prima sosta un giro dopo rispetto al compagno, perdendo parecchio tempo e finendo imbottigliato nel traffico.


La girandola delle strategie ha portato diversi cambi di leader, con Alonso alternatosi a  Vettel, Button e Hulkenberg. Per un tratto di gara il tedesco della Sauber ha brillato proponendosi come autorevole protagonista, prima di calare nella seconda metà di gara. Per il team svizzero si tratta comunque di una pedina fondamentale vista la manifesta immaturità mostrata da Gutierrez, autore di un clamoroso errore quando in fondo al lunghissimo rettilineo di Shaghai ha mancato completamente il punto di frenata travolgendo l'incolpevole Sutil.


Le fasi finali di gara sono state animate dall'incognita strategica adottata dalla Red Bull che ha ritardato l'ultimo pit stop di Vettel fino a 4 giri dal termine. Il campione del Mondo occupava la seconda posizione alle spalle di Alonso, ma doveva ancora montare il treno obbligatorio di gomme morbide. Quando la RB9 ha ripreso la via della pista Raikkonen e Hamilton erano già passati. A quel punto per Vettel è inziato un brevissimo stint a ritmo di qualifica, nel corso del quale è riuscito a guadagnare oltre 3 secondi a giro rispetto ai diretti rivali. La tornata finale è stata al cardiopalma con il tedesco ormai in scia ad Hamilton, impegnato a difendere il podio con le unghie. Sarebbe bastato un giro in più e per Hamilton non ci sarebbe stato scampo, ma la bandiera a scacchi è arrivata puntuale sancendo la vittoria di Alonso, il secondo posto di Raikkonen e terzo dell'inglese. Con il quarto posto Vettel si conferma comunque leader del Mondiale.


Bene Button, autore di una gara consistente grazie alla strategia ideata dalla Mclaren che gli ha permesso di lottare per il podio e che alla fine ha chiuso quinto davanti a Massa e ad uno splendido Ricciardo. L'australiano della Toro Rosso si è confermato dopo una grande qualifica, precedendo, di Resta, Grosjean e Hulkenberg.


E' invece continuato pessimamente il weekend di Mark Webber costretto a parcheggiare la sua Red Bull, nello stesso punto in cui si era dovuto fermare ieri in qualifica, dopo aver perso la posteriore destra mal fissata durante il pit-stop. Per il team anglo-austriaco potrebbe arrivare una pesante senzione: nonostante fosse a conoscenza del problema il muretto ha indicato a Webber di rientrare ai box creando una situazione di pericolo quando il pneumatico ha cominciato a rotolare attraversando la pista. Nelle prime fasi di gara, l'australiano si era anche reso protagonista di un contatto con Vergne per il quale è finito sotto investigazione,


La classifica della gara:


01. Alonso - Ferrari - 1h36'26"945
02. Raikkonen - Lotus-Renault - +10"100
03. Hamilton - Mercedes - +12"300
04. Vettel - Red Bull-Renault - +12"500
05. Button - McLaren-Mercedes - +35"200
06. Massa - Ferrari - +40"800
07. Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - +42"600
08. Di Resta - Force India-Mercedes - +51"000
09. Grosjean - Lotus-Renault - +53"400
10. Hulkenberg - Sauber-Ferrari - +56"500
11. Perez - McLaren-Mercedes - +1'03"800
12. Vergne - Toro Rosso-Ferrari - +1'12"600
13. Maldonado - Williams-Renault - +1'33"800
14. Bottas - Williams-Renault - +1'35"400
15. Bianchi - Marussia-Cosworth - +1 giro
16. Pic - Caterham-Renault - +1 giro
17. Chilton - Marussia-Cosworth - +1 giro
18. van der Garde - Caterham-Renault - +1 giro
-- ritirati --
__. Rosberg - Mercedes
__. Webber - Red Bull-Renault
__. Sutil - Force India-Mercedes
__. Gutierrez - Sauber-Ferrari

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