Fa parlare di sé, anche quando è il grande assente. Sebastian Vettel sparisce dal GP di Abu Dhabi dopo sole due curve: troppo largo in partenza, fora subito una gomma e finisce in testacoda, ritirandosi immediatamente.

Senza di lui, che pure in due curve aveva preso quasi mezzo secondo al resto del gruppo, la Red Bull non vola più: arranca con Webber, arriva, per la prima volta in questa stagione, fuori dal podio con tutti e due i piloti e, sopratutto, lascia la scena agli altri.

E' questo il risultato più eclatante al termine della gara odierna, stra-vinta da Lewis Hamilton: l'inglese, che riscatta un periodo particolarmente nero della sua carriera con una splendida e autorevole vittoria, nulla avrebbe potuto anche oggi contro Vettel.

Con il tedesco subito fuori gioco, però, è toccato a Lewis fare la lepre: un ruolo interpretato magistralmente, con l'inglese che non ha mai visto messa in dubbio la sua corsa e che, tenendo a bada un Alonso perennemente al suo inseguimento, ha raccolto la sua terza vittoria stagionale.

Una vittoria che, paradossalmente, lo mette fuori dalla lotta per il titolo di vice-campione: troppo regolari i suoi avversari, Alonso in primis (dieci volte sul podio in un anno così opaco per la Ferrari), ma anche Jenson Button che qui, consistente come al solito, raccoglie un terzo posto non molto spettacolare ma decisivo per tenersi ancora nella posizione migliore per giocarsi tutto in brasile.

La Red Bull, come detto, è relegata fuori dal podio: Webber è solo quarto, nonostante una strategia estrema che ha ridotto il suo stint su gomma dura ad un solo giro. Colpa dei sorpassi subiti in partenza, con Alonso e Massa che lo svernicinano (l'asturiano, poi, andrà a prendere anche Button) e gli fanno perdere tempo prezioso.

Tempo restituito, poi, da un testacoda di Felipe nel finale che permette a Webber almeno di recuperare una quarta piazza che era il suo risultato in qualifica.

Dietro i primi cinque, c'è comunque il vuoto: mai in gara con i primi le Mercedes (solo Rosberg potrebbe provare, ma ad inizio gara si rallenta a vicenda con Schumacher con un ruvidissimo duello), ovviamente più staccate Force India e Sauber, che completano la Top 10 e che si danno appuntamento in Brasile per l'ultimo round valido per il sesto posto nei costruttori.

A quel round parteciperà anche la Toro Rosso, che però va via da Abu Dhabi con un pesante doppio zero: fuori Buemi per un guasto idraulico, il terzo in quattro gare, lontano dai punti Alguersuari oggi anche penalizzato per aver ignorato le bandiere blu.

Un destino comune anche a Maldonado e Senna, che curiosamente arrivano proprio appaiati allo spagnolo sul traguardo.

GP Abu Dhabi, Yas Marina, Gara:
1 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes
2 Fernando Alonso Ferrari 55 +8"4
3 Jenson Button McLaren-Mercedes +25"8
4 Mark Webber RBR-Renault +35"7
5 Felipe Massa Ferrari +50"5
6 Nico Rosberg Mercedes +52"3
7 Michael Schumacher Mercedes +1'15"9
8 Adrian Sutil Force India-Mercedes +1'17"1
9 Paul di Resta Force India-Mercedes +1 Giro
10 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari +1 Giro
11 Sergio Perez Sauber-Ferrari +1 Giro
12 Rubens Barrichello Williams-Cosworth +1 Giro
13 Vitaly Petrov Renault +1 Giro
14 Pastor Maldonado Williams-Cosworth +1 Giro
15 Jaime Alguersuari STR-Ferrari +1 Giro
16 Bruno Senna Renault 54 +1 Giro
17 Heikki Kovalainen Lotus-Renault +1 Giro
18 Jarno Trulli Lotus-Renault +2 Giri
19 Timo Glock Virgin-Cosworth +2 Giri
20 Vitantonio Liuzzi HRT-Cosworth +2 Giri


Ritirati
Daniel Ricciardo HRT-Cosworth out@lap 49
Sebastien Buemi STR-Ferrari out@lap 19
Jerome d'Ambrosio Virgin-Cosworth out@lap 18
Sebastian Vettel RBR-Renault out@lap 1