10/04/2011 » Formula 1
Massimo Caliendo
C'è un solo uomo da battere quest'anno ed è Sebastian Vettel: il campione del mondo in carica ha oggi allungato ancora la sua striscia di vittorie consecutive (quattro, considerando anche le ultime due gare della passata stagione) trionfando anche nel Gran Premio della Malesia appena giunto a conclusione sul tracciato di Sepang.
Il pilota della Red Bull, scattato dalla pole position, non ha mai dato chance ai propri avversari di insidiarlo nella sua rincorsa alla vittoria, concretizzata dopo cinquantasei giri gestiti con maturità, rispondendo reattivamente a pneumatici dal decadimento improvviso e un KERS non perfettamente funzionante.
Successo meritatissimo quindi, per quello che al momento è il pilota che commette meno errori anche grazie ad una monoposto pressoché perfetta.
Il bis di Vettel, dopo il successo quindici giorni fa in Australia, fa coppia con un podio che ancora una volta vede McLaren e Renault a spartirsi i gradini più bassi: al secondo e terzo posto di Hamilton e Petrov nel GP di Melbourne hanno oggi risposto i rispettivi compagni di squadra, con Button ed Heidfeld protagonisti.
I due, pur vicini in classifica, hanno vissuto due gare molto diverse: pienamente regolare, con una gestione degli pneumatici dall'attenzione quasi maniacale come nel suo stile, Jenson Button ha approfittato della sosta in più eseguita da tutti i suoi diretti avversari per issarsi fino al secondo gradino del podio nel finale.
Nick Heidfeld, invece, ha messo in luce tutte le potenzialità della Renault con una partenza bruciante che gli ha consentito di ottenere fin da subito la seconda posizione, dietro al connazionale Vettel fin dalle prime fasi di gara. Il tedesco, come molti altri, ha però dovuto fare i conti con decadimenti improvvisi delle gomme Pirelli e una prima tornata di pit-stop non favorevoli, perdendo il vantaggio acquisito nei primi giri e tornando a tiro del podio solo nel finale quando prima Alonso e poi Hamilton sono stati costretti ad una sosta extra.
Per la Renault è così arrivato il centesimo podio in Formula 1, mentre per Heidfeld si tratta di un ritorno: l'ultima volta era stato, sempre a Sepang, nel 2009. In quell'occasione fu secondo, curiosamente sempre alle spalle di Jenson Button, che vinse la gara con la Brawn GP.
I DELUSI FUORI DAL PODIO - E' invece un'altra domenica amara per Mark Webber, solo quarto ma fortemente penalizzato dall'impossibilità di usare il KERS per l'intera durata della gara: dopo aver perso ben sei posizioni solo nel primo giro, l'australiano è stato costantemente impegnato in una lunga rimonta, che nonostante i problemi tecnici lo ha portato ai piedi del podio, subito davanti alle Ferrari.
Ferrari che, nonostante raccolga un quinto e sesto posto rispettivamente con Massa e Alonso, può guardare con ottimismo alla prossima gara in Cina: le due monoposto si sono comportate in maniera piuttosto affidabile, fatta eccezione per la rottura del DSR sulla macchina di Alonso nel finale, e hanno mostrato un passo gara valido.
Entrambi i piloti hanno, quindi, molto da rimpiangere per il risultato finale: Massa è stato rallentato da un primo pit-stop disastroso per il malfunzionamento di una pistola pneumatica, Alonso è stato invece costretto ad un pit-stop aggiuntivo per sostituire il muso della sua monoposto danneggiato dalla lotta con Hamilton per la terza posizione.
Proprio l'inglese ha chiuso la sua gara dietro ai Ferraristi: mentre occupava la terza posizione con una strategia azzardata, e dopo aver risposto con durezza agli attacchi di Alonso costringendolo all'errore, Hamilton è stato costretto a fermarsi ai box nel finale con le sue gomme oramai alle tele. Strategia fallita e quarto pit-stop giornaliero, con settimo posto finale.
KOBAYASHI SHOW, PETROV DECOLLA - Solo due soste, invece, per il giapponese Kobayashi, protagonista di una gara spettacolare con lunghi duelli fatti di sorpassi di grande coraggio. Spicca, tra questi, un memorabile duello con Michael Schumacher, con il tedesco infine costretto ad accontentarsi della nona posizione.
Un punto anche per la Force India, con Paul di Resta decimo e davanti al più esperto compagno di squadra Sutil.
Malissimo invece la gara di Rosberg, solo dodicesimo e primo dei doppiati davanti alle Toro Rosso di Buemi e Alguersuari, alla Lotus di Kovalainen e alla Virgin di Glock.
Tanti i ritiri: problemi meccanici hanno costreto allo stop le HRT di Karthikeyan e Liuzzi, le Williams di Maldonado e Barrichello, la Sauber di Perez, la Lotus di Trulli e la Virgin di D'Ambrosio. Uno spettacolare decollo in una via di fuga e conseguente danneggiamento del piantone dello sterzo ha invece messo fine alla gara, su livelli ottimi, del russo Vitaly Petrov.
La Formula 1 proseguirà ora il suo viaggio di avvicinamento all'Europa con la prossima tappa del mondiale, il week-end del 15, 16 e 17 Aprile a Shanghai per il GP di Cina 2011.
GP Malesia, Sepang, Gara:
1. Vettel Red Bull-Renault 1h37:39.832
2. Button McLaren-Mercedes + 3.261
3. Heidfeld Renault + 25.075
4. Webber Red Bull-Renault + 26.384
5. Massa Ferrari + 36.958
6. Alonso Ferrari + 37.248
7. Hamilton McLaren-Mercedes + 49.957
8. Kobayashi Sauber-Ferrari + 1:07.239
9. Schumacher Mercedes + 1:24.896
10. Di Resta Force India-Mercedes + 1:31.563
11. Sutil Force India-Mercedes + 1:45.000
12. Rosberg Mercedes + 1 lap
13. Buemi Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
14. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
15. Kovalainen Lotus-Renault + 1 lap
16. Glock Virgin-Cosworth + 2 laps
17. Petrov Renault + 4 laps
Ritirati
Liuzzi HRT-Cosworth out@lap 47
D'Ambrosio Virgin-Cosworth out@lap 43
Trulli Lotus-Renault out@lap 32
Perez Sauber-Ferrari out@lap 24
Barrichello Williams-Cosworth out@lap 23
Karthikeyan HRT-Cosworth out@lap 15
Maldonado Williams-Cosworth out@lap 9
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