GP Bahrain, Preview: Obiettivo "crescita" per la Renault

09/03/2010 » Formula 1 Redazione
Robert Kubica: "Nonostante i test limitati sono pronto per tornare a correre. Ho trascorso moltissimo tempo con la squadra, avviando una forte collaborazione sotto il profilo lavorativo. Ci sono ancora molte cose da migliorare ma ho cercato di ottenere il maggior numero di informazioni da ogni giro trascorso in pista. Adesso è difficile giudicare le prestazioni ma stiamo andando nella giusta direzione. Non abbiamo ancora provato tutti i nostri nuovi aggiornamenti ma i risultati della galleria del vento fanno ben sperare. Nel complesso, sembra che tutti i top team siano molto vicini. Alcuni hanno nascosto il reale potenziale durante le prove ma finora penso che Ferrari e Mercedes sono le due squadre più forti. Sarà comunque una stagione lunga ed il nostro obiettivo sarà quello di fare progressi più velocemente rispetto ai nostri rivali. A causa del divario enorme che ha caratterizzato la stagione, siamo costretti a dover fare almeno due passi in avanti per raggiungere i top team. La migliore medicina è quindi trovare la migliore prestazione. Il nuovo layout del Bahrain non renderà più facili i sorpassi perchè la maggior parte avverranno nel vecchio tracciato. Sarà importante avere una buona stabilità in frenata e trazione. Non ci sono molte curve veloci quindi gran parte del lavoro è concentrato sull'aspetto meccanico".

Vitaly Petrov: "Tutti mi chiedono se sono nervoso ma sono abituato a correre e quindi so cosa devo fare. Naturalmente le cose sono diverse in Formula 1 ma sto imparando a conoscere meglio la vettura lavorando con la squadra. Mi sento bene e non vedo l'ora di correre in Bahrain. Fino ad ora non sono riuscito a spingere al massimo la vettura perchè nei test c'è stato quasi sempre cattivo tempo. Vorrei avere più tempo a disposizione per potere provare la vettura ma purtroppo non è possibile. Il problema è che non sono riuscito a preparare un buon setup base per l'asciutto. Ho notato che bisogna stare molto attenti con le modifiche perchè un piccolo cambiamento può cambiare notevolmente il comportamento della vettura. Conosco bene il circuito di Sakhir perchè ho corso qui ai tempi della GP2, ma ovviamente la parte nuova sarà una sfida per tutti i piloti. Il piacere o meno non importa. L'aspetto fondamentale è che la macchina sia veloce. Le frenate saranno importanti e i carichi di carburante le renderanno ancora più impegnative perchè un errore potrebbe fare bloccare le ruote e spiattellarle. Non sappiamo dove siamo rispetto agli altri team, ma comunque la prima gara servirà a fare esperienza. Il mio primo obiettivo è quello di aumentare il feeling con la monoposto e cercare di essere il più vicino possibile al mio compagno di squadra".

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