Una gioia incontenibile, una di quelle da gustare ed assaporare fino in fondo. Sebastian Vettel e la Ferrari hanno regalato a milioni di appassionati uno splendido risveglio, tornando al successo dopo oltre un anno di digiuno. Il tedesco è stato magnifico guidando alla perfezione una monoposto sempre più efficace: è stata una vittoria costruita in pista con una strategia azzeccata proprio nel momento in cui la corazzata Mercedes è andata in confusione.
Penalizzata ieri dalla Sauber di Ericsson, con Raikkonen rimasto fuori dal Q3, la Ferrari ha saputo sfruttare il madornale errore dello svedese, andato in testacoda dopo pochi passaggi ed insabbiatosi all'esterno della curva 1: l'ingresso della safety car ha indotto molti team ad effettuare subito una sosta per cambiare pneumatici, in primis la Mercedes. Hamilton in quel momento al comando e, Rosberg, terzo alle spalle di Vettel, hanno subito imboccato la pit-lane, mentre il ferrarista, sapientemente guidato dal muretto, ha proseguito involandosi al comando. Quando la safety car ha lasciato la pista, la SF15-T ha iniziato una cavalcata impressionante, martellando con costanza su tempi inavvicinabili per tutti: mentre Hamilton e Rosberg cercavano di districarsi nel traffico, il quattro volte campione del Mondo ha iniziato a costruire un vantaggio importantissimo, e giro dopo giro, è diventato sempre più chiaro che la maggiore usura delle coperture della W06 Hybrid avrebbe consentito agli uomini di Maranello, di effettuare una sosta in meno.
Vettel ha saputo gestire la gara con estrema tranquillità e consapevolezza, continuando a costruire il suo vantaggio anche dopo la prima sosta quando ha rimontato la media, mentre il vantaggio della gomma nuova andava ben preso ad esaurirsi sulle vetture tedesche. La fase centrale ha dato prova della consistenza della Rossa che mai ha dato l'impressione di subire il ritorno delle Frecce d'Argento e quando, nel finale, avrebbe dovuto patire il ritmo più alto della dura, ha ricevuto l'inatteso regalo del box tedesco, costretto a montare la stessa mescola sulla monoposto di Hamilton per ovviare all'eccessivo consumo. A quel punto è stato chiaro a tutti che il passo di Vettel sarebbe stato sufficiente per passare per primo sotto la bandiera a scacchi lasciando via libera alla voglia di festa repressa in tutti questi mesi.
SuperSeb ha gioito come suo solito, mettendoci quel pizzico di italianità che ha imparato ad apprezzare da quando è arrivato a Maranello: il pugno deciso agitato in aria ha fatto da scenografia alle urla in radio con un "Forza Ferrari" ribadito più volte per un successo condiviso con tutti i membri del team.
Battuti, frastornati e feriti nell'orgoglio Hamilton e Rosberg hanno dovuto accontentarsi dei due gradini più bassi del podio, mentre Raikkonen, quarto, è stato autore di una rimonta spettacolare dal fondo. Partito male dall'undicesima piazza, il finlandese si era prodotto in una serie di sorpassi che l'avevano riportato a ridosso della zona punti quando, in seguito ad un contatto con l'ala anteriore della Sauber di Nasr, ha subito l'esplosione della posteriore sinistra dovendo percorrere un giro intero prima di rientrare ai box. Quasi doppiato e con il morale sotto i tacchi, Kimi ha sfruttato la safety car "regalatagli" da Ericsson per ricucire parte del gap maturato con il resto del gruppo. Il passo della SF15-T, sublime anche tra le sue mani, ha fatto il resto consentendogli di risalire fino ai margini del podio dopo una lunghissima serie di duelli ruota a ruota.
Al netto del trionfo rosso è stata comunque una gara divertente con tantissimi sorpassi e contatti al limite del regolamento, per la verità qualcuno anche oltre, come quello che ha visto Perez rifilare una ruotata a Grosjean durante un tentativo di sorpasso. Il francese era ormai passato all'esterno, ma il messicano non ne ha voluto sapere spedendolo in testacoda, sorte simile ma con dinamica meno chiara per un precedente attacco di Kvyat ai danni di Hulkenberg: i due della Force India sono stati punti con 10 secondi di stop and go, abbandonando qualsiasi speranza di centrare la zona punti, che quindi è stata completata dalle due Williams, Toro Rosso e Red Bull.
F1 GP Malesia - Sepang 29/03/2015
Classifica Finale
1 Sebastian Vettel Ferrari 1h41m05.793s
2 Lewis Hamilton Mercedes 8.569s
3 Nico Rosberg Mercedes 12.310s
4 Kimi Raikkonen Ferrari 53.822s
5 Valtteri Bottas Williams/Mercedes 1m10.409s
6 Felipe Massa Williams/Mercedes 1m13.586s
7 Max Verstappen Toro Rosso/Renault 1m39.085s
8 Carlos Sainz Toro Rosso/Renault1 Lap
9 Daniil Kvyat Red Bull/Renault 1 Lap
10 Daniel Ricciardo Red Bull/Renault 1 Lap
11 Romain Grosjean Lotus/Mercedes 1 Lap
12 Felipe Nasr Sauber/Ferrari1 Lap
13 Sergio Perez Force India/Mercedes 1 Lap
14 Nico Hulkenberg Force India/Mercedes 1 Lap
15 Roberto Merhi Marussia/Ferrari 3 Laps
-Pastor MaldonadoLotus/Mercedes Retirement
-Jenson Button McLaren/Honda Retirement
-Fernando Alonso McLaren/Honda Retirement
-Marcus Ericsson Sauber/Ferrari Retirement
-Will Stevens Marussia/Ferrari Not Started
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