"Abbiamo avuto modo di conoscere Marcus e in lui abbiamo trovato un pilota molto motivato. Non ha vissuto una stagione d'esordio semplice, ma è sempre rimasto calmo ed è cresciuto molto, soprattutto nelle ultime gare. Per questo siamo convinti che la firma di Marcus possa dare un nuovo slancio alla squadra"

"Era da parecchio tempo che seguivamo la carriera di Felipe. Merita pienamente il suo posto in Formula 1, avendo sempre avuto successo nelle categorie minori. Siamo felici che possa guidare per noi nella prossima stagione, anche perché permetteremo al Brasile di avere un pilota giovane e di talento nel Circus"

Le parole contenute nei due virgolettati riportati poco sopra, rappresentano il pensiero diplomatico ed ufficiale di Monisha Kaltenborn e sono state estratte dai comunicati con cui la Sauber ha ufficializzato l'ingaggio di Marcus Ericsson e Felipe Nasr in chiave 2015. La prima team principal donna nella storia della "massima categoria dell'automobilismo", ha salutato con entusiasmo l'arrivo dei due nuovi piloti, non perdendo occasione per tesserne le lodi e per sottolineare quanto i nuovi accordi siano stimolanti per tutto il team... Leggendo simili parole e facendo un paio di considerazioni sulla carriera dei due fanciulli la domanda sorge spontanea: ma Sutil e Gutierrez cosa combinavano in quel di Hinwil? Quale slancio soporifero avranno dato alla ex squadra di Mr. Peter Sauber?

Già, perchè se facessimo un passo indietro ed andassimo a rileggere il comunicato dello scorso dicembre, con cui la signora austriaca di origine indiana

accoglieva il buon Adrian in seno al team, troveremmo l'espressione di concetti simili: "Siamo lieti di essere riusciti a firmare con Adrian, era da tempo che

desideravamo collaborare con lui." Caspita: tutta questa attesa e poi?!

A settembre dello scorso anno la Kaltenborn si esprimeva così: "Abbiamo messo sotto contratto Sergey Sirotkin ed è nostra intenzione che sia uno dei nostri piloti nel 2014. Noi siamo convinti che lui sia un giovane pilota di talento." Il giovane russo ha effettivamente debuttato nelle libere di Sochi, ma è stata l'unica occasione in cui è stato impegnato ufficialmente...peccato, per uno dotato di un simile talento...

Beh, in effetti uno potrebbe obiettare che Sirotkin ha dovuto vedersela con un mastino come Giedo Van Der Garde, arrivato nel team pochi mesi dopo di lui ma dotato, manco a dirlo, di una cospicua dose di "Talenti". Dieci mesi fa Monisha si era detta molto colpita dall'olandese: "Giedo ha dimostrato il suo talento come pilota molte volte. Allo stesso tempo, la squadra vorrebbe sostenerlo per sviluppare ulteriormente le sue capacità. Giedo ha l'atteggiamento giusto per fare il prossimo passo in avanti".

Passo avanti che purtroppo, con sommo rammarico di tutti, Kaltenborn compresa, il buon Giedo non ha ancora fatto, offuscato a sua volta dall'astro nascente del gentil sesso piombato nel mondo della F1, Simona de Silvestro: la svizzera, che ad Hinwil giocava per certi versi in casa, è entrata nell'orbita della Sauber a febbraio e, a fare gli onori di casa, aveva trovato sempre la team principal che, pur consapevole di avere sotto contratto quattro piloti, tra titolari e riserve (o presunte tali...) si esprimeva così: "Dopo 4 anni nella IndyCar, l'ambizione di Simona e' entrare in Formula 1 nel 2015. La consideriamo una driver di grande talento, per questo l'abbiamo presa a bordo e la sosterremo nel cammino verso il principale sport dei motori". Salvo poi doversi ravvedere poche settimane fa quando il cammino della tosta fanciulla è stato interrotto da un'inaspettata crisi di "Talenti"...

D'altro canto si sa, la F1 è la categoria elite nel panorama mondiale del motorsport e per arrivarci, oggi più che mai, serve tanto "Talento"...