Rosberg e Bottas ci hanno provato fino alle ultime battute, ma Lewis Hamilton ha dimostrato di non avere rivali conquistando la pole position del GP di Russia con un margine di 2 decimi sul compagno di squadra. Il finlandese della Williams ha dato spettacolo ottenendo il miglior tempo nel primo e nel secondo settore, ma nel finale è andato oltre i limiti della sua monoposto finendo in sovrasterzo per due volte con una clamorosa uscita senza conseguenze sotto la tribuna principale. La gara di domani si preannuncia comunque combattuta con la coppia Mercedes braccata da vicino dall'unica Williams in grado di battagliare per le posizioni che contano: Felipe Massa è stato infatti rallentato da un problema alla power-unit che non gli ha consentito di sfruttare tutta la potenza subendo il taglio nel corso del Q1.
Bella prestazione per Jenson Button quarto con la Mclaren davanti all'idolo di casa Danil Kvyat, osannato dal boato del pubblico quando è riuscito a scavalcare Alonso e Ricciardo sotto la bandiera a scacchi: il giovane russo con 1'39"277 è l'ultimo dei piloti entro il secondo da Hamilton e si candida come protagonista assoluto della gara di domani.
L'australiano della Red Bull ha spremuto il massimo dalla sua RB10 riuscendo ad entrare in Q3 a differenza di Vettel, eliminato in Q2 ed in grossa difficoltà. Per il quattro volte campione del Mondo non si preannuncia una domenica facile: la particolare interazione tra l'asfalto e le mescole portate dalla Pirelli allunga oltre ogni aspettativa il ciclo di vita delle coperture, rendendo necessario con ogni probabilità un solo pit-stop.
Alonso e Raikkonen hanno viaggiato a stretto contatto per tutta la sessione monopolizzando la quarta fila con un distacco di oltre 1"1: la F14 T ha manifestato tutti i suoi limiti pagando la mancanza di carico aerodinamico e la mancanza di trazione.
Chiudono la top ten Vergne e Magnussen, subito fermo in Q3 dopo aver abortito il suo tentativo.
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