Potremmo aprire con il ritorno al successo di Lewis Hamilton oppure parlarvi del doppio errore alla prima variante che è costato il successo a Nico Rosberg, o magari celebrare il primo podio di Felipe Massa con la Williams, ma preferiamo consegnare questo privilegio alla strepitosa gara di Daniel Ricciardo. L'australiano non ha vinto, non è arrivato sul podio, ma avuto la capacità di infiammare il pubblico con una fenomenale rimonta a suon di sorpassi: da cineteca la manovra che ha portato al sorpasso su Sergio Perez alla Roggia con l'attacco fintato all'esterno e poi perfezionato all'interno grazie ad uno scarto repentino ed una staccata a "vita persa". Poi è stato il turno di Sebastian Vettel demolito con la stessa identica manovra nonostante la strenua resistenza: dopo la qualifica di ieri, il campione del Mondo in carica era convinto di riuscire ad invertire la tendenza strappando un risultato utile ad interrompere la striscia di sconfitte rimediate dal più giovane compagno di squadra. Dopo il sorpasso è praticamente crollato subendo la rimonta dei piloti che lo seguivano e salvandosi solo in extremis dall'onta di ulteriori sorpassi.
Ma veniamo al risultato vero e proprio: Lewis Hamilton è finalmente tornato al successo dopo una lunghissima striscia di sconfitte e sfortune, ma non è stata una vittoria di forza, è stato piuttosto un regalo di Rosberg che ha sfruttato al meglio la partenza perfetta per involarsi indisturbato al comando davanti a Magnussen e Massa, mentre il compagno dalla pole scivolava quarto. Ad Hamilton sono bastati però pochi passaggi per sbarazzarsi dei due avversari e gettarsi alla caccia di Rosberg riuscendo a ridurre il gap ad un secondo e mezzo dopo il pit-stop. A quel punto Ä arrivato il clamoroso errore del leader del Mondiale che ha bloccato l'anteriore alla staccata della prima variante dovendo giocoforza percorrere la via di fuga e regalando così la leadership al rivale. La lotta per la vittoria è praticamente finita lì con l'inglese osannato dal pubblico sotto la bandiera a scacchi e il tedesco a rimuginare per l'occasione persa.
Grande festa per il terzo posto di Felipe Massa, mai dimenticato dai tifosi della Ferrari, finalmente autore di una gara convincente ed esente da sfortune: partito quarto il brasiliano si è subito sbarazzato di Magnussen e, saggiamente,non ha opposto resistenza alla manovra di Hamilton, conscio del divario prestazionale tra le due vetture manifestato dai 25 secondi sotto la bandiera a scacchi. Per la Williams è arrivato anche il quarto posto di Magnussen autore di una rimonta "alla Ricciardo" minata da una brusca manovra di Magnussen penalizzato poi con 5 secondi da aggiungere al suo tempo finale.
Detto della gara di Ricciardo, alla fine quinto davanti a Vettel, e della penalità comminata a Magnussen, settimo al traguardo ma decimo dopo la penalità, merita una menzione particolare la prestazione consistente di Perez, ottavo con la Force India davanti a Button e Raikkonen. Ritiro per Alonso tradito dalla power-unit a metà di una gara incolore.
Classifica
1 Lewis Hamilton Mercedes 1h19m10.236s
2 Nico Rosberg Mercedes 3.175s
3 Felipe Massa Williams/Mercedes 25.026s
4 Valtteri Bottas Williams/Mercedes 40.786s
5 Daniel Ricciardo Red Bull/Renault 50.309s
6 Sebastian Vettel Red Bull/Renault 59.965s
7 Sergio Perez Force India/Mercedes 1m02.518s
8 Jenson Button McLaren/Mercedes 1m03.063s
9 Kimi Raikkonen Ferrari 1m03.535s
10 Kevin Magnussen McLaren/Mercedes 1m06.171s
11 Daniil Kvyat Toro Rosso/Renault 1m11.184s
12 Nico Hulkenberg Force India/Mercedes 1m12.606s
13 Jean-Eric Vergne Toro Rosso/Renault 1m13.093s
14 Pastor Maldonado Lotus/Renault 1 Lap
15 Adrian Sutil Sauber/Ferrari 1 Lap
16 Romain Grosjean Lotus/Renault 1 Lap
17 Kamui Kobayashi Caterham/Renault 1 Lap
18 Jules Bianchi Marussia/Ferrari 1 Lap
19 Esteban Gutierrez Sauber/Ferrari 2 Laps
20 Marcus Ericsson Caterham/Renault 2 Laps
- Fernando Alonso Ferrari Problema tecnico
- Max Chilton Marussia/Ferrari Incidente
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