Whitmarsh: "Hamilton può battere i record di Schumacher"
26/01/2009
Francesco Passoni
Dopo aver mancato il titolo per un soffio nel 2007 e aver conquistato l'iride sul filo di lana lo scorso anno, Lewis Hamilton si prepara a raccogliere l'eredità di Michael Schumacher, almeno secondo il suo team manager alla McLaren Mercedes.
PUO' BATTERE SCHUMACHER - Parole forti quelle di Martin Whitmarsh, che dichiara: "Hamilton ha il potenziale non solo per eguagliare, ma anche per battere i record raggiunti da Michael Schumacher".
NUMERI DALLA SUA PARTE - A guardare i numeri non si può negare che questi siano dalla sua parte: Hamilton è infatti il pilota più giovane nella storia della Formula 1 ad aver conquistato il Mondiale, alla sorprendente età di 23 anni.
NON E' ANCORA AL TOP - Per Martin Whitmarsh il suo giovane pupillo è ancora lontano dal massimo stato di forza, e ha tutte le carte in regola per conquistare sia i sette titoli mondiali, sia le 91 vittorie messe a segno da Schumacher. "Ha chiaramente il potenziale per farlo, ma non ne parla perché è un ragazzo fin troppo modesto e perché, comunque, ciò che Michael ha realizzato è straordinario. Credo comunque che i suoi avversari si debbano preoccupare", sentenzia il nuovo boss della McLaren, che conclude: "Adesso Lewis correrà senza la pressione che ha avuto addosso in questi anni, avendo già centrato il titolo".
PUO' BATTERE SCHUMACHER - Parole forti quelle di Martin Whitmarsh, che dichiara: "Hamilton ha il potenziale non solo per eguagliare, ma anche per battere i record raggiunti da Michael Schumacher".
NUMERI DALLA SUA PARTE - A guardare i numeri non si può negare che questi siano dalla sua parte: Hamilton è infatti il pilota più giovane nella storia della Formula 1 ad aver conquistato il Mondiale, alla sorprendente età di 23 anni.
NON E' ANCORA AL TOP - Per Martin Whitmarsh il suo giovane pupillo è ancora lontano dal massimo stato di forza, e ha tutte le carte in regola per conquistare sia i sette titoli mondiali, sia le 91 vittorie messe a segno da Schumacher. "Ha chiaramente il potenziale per farlo, ma non ne parla perché è un ragazzo fin troppo modesto e perché, comunque, ciò che Michael ha realizzato è straordinario. Credo comunque che i suoi avversari si debbano preoccupare", sentenzia il nuovo boss della McLaren, che conclude: "Adesso Lewis correrà senza la pressione che ha avuto addosso in questi anni, avendo già centrato il titolo".
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