02/07/2013 » Formula Promotion Racing Free
Redazione
La corsa è stata dura e gli avversari non ti hanno dato tregua, sei stanco ma quei pochi passi dividono la gioia della vittoria al tuo momento di gloria, con i tuoi cari, gli amici, i meccanici, il team e tutti i tuoi ammiratori. Firmi il registro dei vincitori e la mano quasi ti trema, adesso sei sulle pagine del trionfo insieme ai grandi di questo sport. Lo speaker pronuncia il tuo nome e la passerella ti porta dove solo pochi possono salire, il premio passa di mano ed è tuo, anche chi ti ha conteso tutto questo sino all'ultimo ti rende onore, strette di mani e pacche sulle spalle, poi liberi l'esplosione di bollicine e ti godi gli applausi di tutto quel mondo ai tuoi piedi. Le note dell'inno ed il tuo cuore che sale con la bandiera, guardi verso il cielo e sei solo, nel silenzio la tua mente è percorsa da un solo pensiero: "ho vinto!".
E' questo l'ultimo atto della meravigliosa giornata di Andrea Galluzzi, padrone di casa e padrone in casa; vittoria e primato in classifica per una gara nella quale concede agli Âospiti solo il GPV realizzato da Mario Neri.
Potrebbe sembrare la cronaca di una gara facile ma basta guardare i numeri della classifica per comprendere che in questa categoria "facile" è un aggettivo che non esiste. In questo momento Andrea è il pilota più forte, da Monza della scorsa stagione, sua prima vittoria, ha vinto 7 gare su 9, con numerose Pole Position e GPV, per questo tutto sembra "facile".
Partito dal primo posto in griglia conquistato nelle prove mattutine, Andrea è subito in testa e resiste ai ripetuti attacchi di Marco Spadini, Mario Neri e Nino Morriggia. Il quartetto procede alternandosi nelle varie posizioni lungo il percorso. Giochi di scie e tentativi di sorpasso, una girandola che manda in confusione anche il più attento degli spettatori.
Sembra il gioco delle tre carte del più abile dei maghi e poi sul traguardo distacchi misurati in decimi, centesimi se non millesimi. Passerebbero uno sopra l'altro se la pista non fosse così larga. Così, sino al piccolo errore di Spadini che tampona leggermente Neri, ma tutto ritorna come prima nell'arco di un giro. Ne approfitta Moriggia che recupera parte del distacco che aveva lentamente accumulato. Spadini riesce anche a passare in testa nel corso del sesto giro ma è un fuoco di paglia, perderà infatti la posizione e poi lascerà il solo Neri a contendere, con una splendida volata finale, la vittoria ad Andrea che passa primo sul traguardo con poco meno di 3 decimi di vantaggio. Spadini è terzo e Moriggia ai piedi del podio.
Subito dietro il quartetto è un coro a sei, a partire dall'esordiente Niccolò Baroni che aveva già stupito in mattinata conquistando una magnifica seconda fila, seguono Marco Carrillo, Paolo Galante, Maurizio Maraviglia, David Greco e Sebastiano Sibani, questi ultimi a contendersi vittoria e primato nel Trofeo Di Bari con le loro Predator's PC008. Leggermente sottotono Mario Piunti e Giulio Amati che chiuderanno, senza infamia e senza lode, rispettivamente al decimo ed all'11esimo posto, rispettando così l'ordine acquisito in prova e sopravanzando il solo Maraviglia ritiratosi nel corso del quinto giro.
Dire che i sei si danno battaglia rappresenta la più parziale delle verità, la realtà è un vortice di posizioni come una macedonia fatta con un frullatore. Il primo a lasciare la compagnia è Maraviglia, vittima di qualche problema già dal sabato. L'errore è sempre dietro l'angolo e questa volta ha il disegno della seconda variante, ma il pilota è soddisfatto. Voleva qualche risposta dalla sua vettura, appena riassemblata dopo la disavventura di Spa-Francorchamps, e pensa di averla ottenuta. La stagione peraltro è ancora lunga e verranno anche le soddisfazioni.
Il quinto posto è quindi di Carrillo che vince d'esperienza su Galante con meno di due decimi e su Greco, poco più di tre. Per quest'ultimo, dopo le apprensioni mattutine che lo hanno costretto ad un cambio di motore, la gioia della vittoria ed il consolidamento del primato nel Trofeo Di Bari.
Ottava posizione, infine, per Baroni che non conferma l'ottima posizione di partenza e cede costantemente per tutta la gara. La sua prima volta in Predator's è comunque positiva e la categoria ha acquisito un sicuro protagonista. Chiude il gruppo Sibani, nono, che forse si aspettava di più dopo le due vittorie di Rijeka. La posizione finale gli vale comunque il secondo posto nel Trofeo e Sebastiano è ormai qualcosa in più di una sorpresa. Al ritorno su un circuito più guidato, tornerà ad impensierire i suoi avversari.
Prossimo appuntamento Misano e la Romagna, noi in spiaggia, vetture e piloti in pista, per questo lasceremo mare e sole per goderci un'altra gara ed un altro spettacolo.
La classifica della gara:
01. Andrea Galluzzi - Predator's PC010 - 20'54"201
02. Mario Neri - Predator's PC010 - +0"281
03. Marco Spadini - Predator's PC010 - +2"457
04. Nino Moriggia - Predator's PC010 - +2"604
05. Marco Carrillo - Predator's PC010 - +28"930
06. Paolo Galante - Predator's PC010 - +29"129
07. David Greco - Predator's PC008 - +29"288
08. Niccolò Baroni - Predator's PC010 - +41"388
09. Sebastiano Sibani - Predator's PC008 - +43"295
10. Mario Piunti - Predator's PC008 - +1'37"103
11. Giulio Amati - Predator's PC008 - +1 giro
-- ritirati --
__. Maurizio Maraviglia - Predator's PC010
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