18/06/2018 » 24h Le Mans
Mirko Di Tommaso (foto ACO)
Doveva essere trionfo e così è stato: la Toyota fa doppietta come da pronostico e come voleva, il successo arriva per la #8 con a bordo Fernando Alonso che così fa un passo decisivo verso il suo obiettivo di vincere la Tripla Corona (dopo la F1, ora gli manca solo la 500 Miglia di Indianapolis).
La gara in LMP1 è stata senza sussulti, un abisso la differenza tra la vetture ibride giapponesi (primo successo al 19esimo tentativo per la casa); come se non bastassero poi le prestazioni, sia le Rebellion che le BR1 sono state afflitte da problemi ed imprevisti, anche se alla fine come spesso è già accaduto il team svizzero ha portato al traguardo entrabe le vetture con il terzo posto e quindi podio assoluto.
In LMP2 era convinzione comune che avrebbe vinto un Oreca ed il successo è infatti andato al super competitivo team G-Drive con Vergne che dopo i successi in Formula E, prende anche la corona di classe (è il quinto posto assoluto). Il podio è completato da 'Signatech' e 'Graff', con 'Jackie Chan' grande protagonista lo scorso anno, attardato in questa edizione da incidenti e noie tecniche.
In GTE , la Porsche rientra del grandissimo investimento, tra vetture in pista e sponsorizzazioni, festeggiando una strepitosa doppietta tra i Pro, per i suoi 70 anni. e la vittoria anche in classe Am. La corsa non è mai stata in forse per il successo finale, ad un BOP che ha reso le 911 vetture da battere già dalle prove (ricordiamo il 3'47" di Bruni) si è aggiunta una cervellotica gestione delle Safety Car, che a Le Mans sono 3 in ogni neutralizzazione e che hanno dato praticamente quasi un giro di vantaggio, già nelle fasi iniziali, all'esemplare rosa #92 e che nemmeno il nostro Bruni sulla #91 è stato in grado di annullare. Unico momento interessante, nell'ultimo quarto di gara, la lotta per il secondo posto, proprio della #92 con la Ford GT: MAKOWIECK j ha chiuso letteralmente a muro BOURDAIS, ma la direzione gara non ha valutato di intervenire. A parte le Ford, grande sorpresa nella prima fase è stata la BMW M8, evidentemente nascostasi abilmente nei test per il BOP, mentre la Ferrari nonostante anche un Giovinazzi molto consistente all'esordio, non è mai stata in lotta per il successo.
Il BOP sta snaturando questa classe, negli ultimi anni hanno vinto in sequenza, Ferrari, Corvette, Ford (all'esordio), Aston Martin (ultima gara) ed ora Porsche che festeggiava i 70 anni. Se si segue questa logica, il prossimo anno scommetteremmo sulla BMW.
Anche in classe AM, come detto il successo va ad una 911, quella del 'Dempsey - Proton Racing' , davanti però alla Ferrari 'Spirit of Race' dove trovava posto anche il nostro Giancarlo Fisichella.
Il WEC ora torna in pista a Silverstone il 3 Agosto.
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