07/03/2013 » WRC
Lorenzo Marsano
Orfano di Sua maestà Loeb che, archiviate le due prove d'apertura, si ripresenterà al via solo in Argentina ed Alsazia, il mondiale rally propone, nella prima trasferta extraeuropea, un'altra gara anomala, disputandosi ad altitudini intorno ai 2.000 metri, in uno scenario che non potrebbe essere più diverso dalle nevi svedesi, un mese fa teatro della prima affermazione iridata della Polo WRC e, soprattutto, di una straordinaria dimostrazione di forza di Sebastien Ogier che qui, due anni fa, al volante della Citroën DS3 WRC, menò le danze fino a tre Prove Speciali dalla fine, quando un'uscita di strada lo privò del successo a favore del suo ex caposquadra Loeb.
A casa l'alsaziano, presenza fissa nell'albo d'oro messicano dall'ormai lontano 2006, Ogier appare il naturale favorito al via di Guanajuato, con la prospettiva, in caso di vittoria, di porre una precoce ipoteca sul mondiale piloti, che già lo vede con oltre 30 punti di vantaggio sia sul compagno di squadra Latvala, sia sui due alfieri di casa Citroën, Hirvonen e Sordo.
Il Rally Guanajuato Messico si snoderà su quattro tappe, in programma da oggi a domenica 10 marzo, per un totale di 23 prove speciali.
Solamente 27 i concorrenti al via; nonostante uno scenario economico ben più vitale che in Europa, sui cosiddetti nuovi mercati, il WRC resta una questione per pochi, pochissimi intimi.
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