Scatta oggi pomeriggio da Lisbona, con la disputa della prima speciale intorno allo splendido Monasterio dos Geronimos, il Vodafone Rally de Portugal, quarta prova della serie iridata. Nonché prima gara cosiddetta 'normale', considerando le peculiarità dei tre rally che hanno aperto la stagione: il Monte-Carlo con le sue tante variabili di fondo, la Svezia unica prova su ghiaccio, il Messico disputato in altura.

Peculiari o meno che siano, le tre gare di cui sopra hanno, però, definito una situazione di classifica in apparenza già chiara. Con Loeb a guardare una volta di più tutti dall'alto, forte dei suoi 66 punti contro i 50 del più immediati inseguitore, Mikko Hirvonen. Che è pure il suo compagno di squadra.

Bisogna, invece, scendere fino al quinto posto della generale, a ben 40 punti da Loeb, per trovare Jari-Matti Latvala, a inizio stagione accreditato come più serio rivale dell'alsaziano. E unico, in effetti, a tenere con una certa continuità il suo passo in prova. A prezzo, però, di rischi costati al finnico due ritiri a Monte-Carlo e in Messico, che hanno vanificato la sua vittoria sui ghiacci svedesi.
Fuori dai giochi Ogier, vincitore in Portogallo negli ultimi due anni, ma costretto dal lucroso contratto con la Volkswagen a una stagione da comprimario sulla Fabia Super 2000, la Ford ha mostrato i muscoli. Portando a casa sia il Fafe Rally Sprint di domenica scorsa, con Petter Solberg a regolare di un soffio Loeb, sia la prova di qualificazione del rally mondiale, andata a Latvala. Primo ad ammettere, però, che la gara vera sarà ben altra cosa.

Pronostico relativamente aperto, comunque, con Citroen e Ford pronte a darsi l'ennesima battaglia. Cui non prenderanno parte Paulo Nobre e Henning Solberg: il gentleman driver paulista ha stropicciato la sua Mini nella prova di qualificazione, mentre il norvegese è stato appiedato dalla M-Sport per 'ragioni contrattuali'. Termini politicamente corretti per indicare la mancanza di soldi.