Ritornando sull'episodio di Donington che lo ha visto protagonista di uno scontro verbale e fisico (anche se si è trattato di qualche "schiaffetto") con Marco Melandri al termine del terzo ed ultimo turno di Superpole, questa mattina Max Biaggi si è lasciato andare con una riflessione sull'accaduto direttamente nel sul suo sito ufficiale.
"Riflettendo con calma e a freddo qualche giorno dopo la gara di Donington, voglio condividere con voi alcune mie riflessioni. Io e Melandri siamo due persone con diversi gradi di responsabilità. Oggi ancor più per me, correre non è rischiare la vita, ma affrontare professionalmente questo impegno perchè ho maturato una responsabilità maggiore, data dalla presenza di due figli. Il Melandri può ancora permettersi di non essere così responsabile e rischiare, con la leggerezza degli adolescenti, la propria vita", ha detto il pilota romano che quest'anno punterà a confermare il titolo di campione ottenuto lo scorso anno in Superbike.
"In pista, come in strada, il comportamento irresponsabile di uno può essere fatale per l'altro, proprio come i sorpassi in autostrada, magari utilizzando la corsia d'emergenza. Io capisco la sua ansia di vincere, ma non credo che ci sia qualcuno disposto a giustificare tale comportamento nè in pista, nè in strada", ha aggiunto Biaggi.
"Come succede quando si è in macchina e ci si innervosisce di fronte ad un comportamento che ha messo in pericolo te e la tua famiglia, al primo autogrill dove lo incroci ti viene voglia di dirgliene, dargliene quattro, è sottile la differenza... e a me è successa esattamente la stessa cosa", ha poi concluso il pilota Aprilia.
Dopo questo ulteriore sfogo, la speranza è che i due possano definitivamente mettere una pietra sopra l'accaduto, tornando a rispettarsi reciprocamente e rimandando al cronometro l'unico vero confronto in pista.
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