Con una settimana di anticipo rispetto all'ultimo appuntamento stagionale in programma a Magny-Cours, Max Biaggi è finalmente entrato nella storia della Superbike per aver portato il nome di un pilota italiano nel palmarés del campionato mondiale delle derivate di serie.

Un risultato importantissimo che ripaga nel miglior modo possibile gli sforzi di un pilota che, nonostante i 39 anni di età, non ha mai smesso di lottare puntando a rimanere sempre al top.

In casa Aprilia la vittoria per la classifica costruttori è rimandata di una settimana ma ad Imola non sono mancati i festeggiamenti a Biaggi e a tutta la squadra che ha lavorato con lui e per lui consentendogi di ritornare ad essere nuovamente il numero uno.

Con la vittoria del titolo piloti, la doppietta di Carlos Checa è passata un pò in secondo piano ma allo spagnolo del team Althea vanno tantissimo complimenti per un finale di week-end sensazionale, seguito dal compagno di marca Noriyuki Haga anche in Gara 2 sul podio in sella alla 1098R ufficiale.

Sul terzo gradino questa volta è salito l'inglese Cal Crutchlow che nel finale ha avuto la meglio sul connazionale Tom Sykes con la Kawasaki. Quinto sotto la bandiera a scacchi Biaggi, davanti a Byrne e Lorenzo Lanzi che purtroppo non è riuscito a ripetere l'ottimo risultato di Gara 1.

Fuori per KO del motore, invece, Leon Haslam, che comunque fino all'ultimo si è battuto da "leone" regalando prestazioni sempre di altissimo livello.