18/03/2010 » MotoGP
Redazione
Nel giorno della presentazione ufficiale del team in Qatar, Paolo Campinoti, CEO del Pramac Racing Team ha parlato del nuovo progetto ecologico svelando gli obiettivi per la nuova stagione del campionato MotoGP.
Da cosa è nato questo progetto?
"L'anno scorso, a livello di risultati sportivi, non siamo stati molto soddisfatti. Dopo i vari podi conquistati negli anni passati non ci siamo sentiti protagonisti, ma quest'anno, comunque vadano le gare, vogliamo fare la differenza. I nostri piloti (Mika Kallio ed Aleix Espargaro, ndr) daranno il meglio in pista, e sono fiducioso che conquisteremo buoni risultati e cosi faremo anche a livello di Team".
Quali saranno le principali attività "ecofriendly"?
"Tra le principali attività vi sarà l'utilizzo sulle nostre strutture all'interno del paddock dei pannelli solari Pramac e le pale eoliche disegnate da Philippe Starck per Pramac che produrranno energia per il box e hospitality del Pramac Racing Team. Inoltre utilizzeremo, dove possibile, materiali riciclati o riciclabili. Per quest'annata abbiamo già in calendario importanti iniziative".
Pensate che davvero questo possa fare la differenza? Il mondo della MotoGP non è forse il miglior ambiente per questo genere di iniziative...
"Sono d'accordo che all'interno di tutti gli sport a motori la salvaguardia dell'ambiente non sia la cosa primaria, ma questo tipo di iniziativa nasce per dimostrare che chiunque di noi, nel nostro piccolo, può davvero fare la differenza. In questo senso dimostreremo in diretta in circuito tramite un display l'energia rinnovabile che produrremo. Bisognerà unirsi per dare ancora più voce a questa nostra iniziativa".
Per quanto riguarda i risultati in pista cosa si aspetta?
"L'anno scorso è stato forse uno degli anni peggiori della nostra storia in MotoGP nonostante siamo riusciti ad aggiudicarsi il titolo di Rookie of the Year grazie al nostro Mika Kallio. Quest'anno il pilota finlandese dovrà fare il salto di qualità che gli permetta di lottare sempre tra i primi otto piloti, mentre il suo compagno di squadra, il giovanissimo Aleix Espargarò gli potrà stare facilmente vicino visti i buoni risultati ottenuti nelle gare della scorsa stagione".
Quindi la top ten è l'obiettivo minimo?
"Esatto, ma confido di poter puntare anche a qualcosa di più. Al di fuori dei 3 piloti che al momento sembrano avere una marcia in più (Rossi, Stoner e Lorenzo, ndr), alle loro spalle può davvero succedere di tutto. Sono molto fiducioso inoltre dopo aver visto la nuova Ducati in pista. Hanno lavorato molto bene questo inverno dandoci una moto molto competitiva".
Negli ultimi test, però, le cose non sono andate molto bene per voi...
"Le due Ducati ufficiali erano nei primi tre posti e questo mi ha dato molta fiducia per questa lunga stagione, ma allo stesso tempo mi sono preoccupato avendo visto le nostre moto cosi lontane. Ho convocato immediatamente una riunione con i miei piloti dopo i test a Sepang per poter capire cosa fosse successo. Entrambi hanno detto di avere avuto qualche problema che ha compromesso il loro lavoro e ho visto nei loro occhi una gran voglia di dimostrare il proprio valore. Questi test in Qatar saranno sicuramente diversi".
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