125 - Intervista al Team Manager di Loncin, Nicola Casadei

11/07/2008 Valerio Cattini
Dopo un anno di pausa, la Engines Engineering è tornata
alle corse grazie alla collaborazione con i cinesi della Loncin, che
hanno esordito proprio quest'anno nel motomondiale 125 con una moto
molto diversa dalle molte Aprilia e KTM presenti in griglia.



Lo sviluppo del mezzo è affidato all'esperienza ed alla passione di
Nicola Casadei e della sua azienda, l'italianissima Engines
Engineering per l'appunto, che sta cercando di risalire la china
dopo un inverno difficile. Racingworld.it
ha intervistato in esclusiva proprio il Team Manager della squadra
italo-cinese, Nicola Casadei, mentre è in Germania per il Gran
Premio del Sachsenring che scatterà domenica mattina.



Innanzitutto, come sta andando questa prima stagione con la Loncin e
che obiettivi avete?


"Con Loncin abbiamo siglato un accordo di 3 anni più 1 opzionale,
che potrà essere prolungato se i risultati ce lo permetteranno.

Come
inizio di stagione devo dire che è stata molto dura, soprattutto
perchè siamo partiti tardi con lo sviluppo della moto. Le cose ora
stanno migliorando, soprattutto dopo il Gran Premio della Cina, dove
abbiamo fatto un gran salto avanti sia in termini di prestazioni che
di affidabilità. Loncin da parte sua mette molta pressione per
ottenere risultati sin da subito, ma ci vuole tempo per avere un
mezzo competitivo e noi lo sappiamo"
.



Avete iniziato la stagione con una moto quasi completamente nuova;
l'elettronica è stata rinnovata, il motore ridisegnato ed avete
introdotto sin da subito una nuova forcella. Come va avanti lo
sviluppo della moto? Avete intenzione di introdurre qualcosa di
nuovo entro la fine dell'estate?


"Sul punto di vista della ciclistica ci riteniamo davvero
soddisfatti in quanto la nostra moto ha un telaio davvero buono.
Stiamo continuando a lavorare sul motore proprio in questo periodo e
speriamo di poter mettere in pista la nuova unità già prima della
fine dell'anno. Si tratta di modifiche importanti e ci aspettiamo
qualcosa di buono per avere così un progetto solido in ottica 2009.
La ciclistica quindi è buona già così. Abbiamo in fabbrica un telaio
che sviluppammo con Malaguti e che Gabor Talmacsi provò nei test 3 o
4 volte; ora è fermo perchè stiamo lavorando su quello attuale e non
possiamo lasciarlo indietro; spero di poterlo utilizzare l'anno
prossimo, perchè è davvero un qualcosa di innovativo e non ha nulla
a che vedere con ciò che si è visto mai su un Aprilia o su una KTM"
.



La vostra coppia francese, composta da Masbou e Cluzel, vi sta dando
soddisfazioni? Siete felici del loro rendimento? Soprattutto in
qualifica si dimostrano davvero tenaci...


"Abbiamo completa fiducia nei nostri ragazzi, sono entrambi dei
buoni piloti. Cluzel è dotato di un talento immenso e spero di
poterlo mantenere anche per il prossimo anno perchè credo che
diventerà un fenomeno. Mi piacerebbe confermare anche Masbou, che
conosciamo già per averlo avuto con noi nel 2006.

Ovviamente
per avere dei buoni piloti ci vuole una moto all'altezza e quindi
dovremo darci da fare per averla il prossimo anno"
.



Con le capacità produttive della sua azienda, che sviluppa moto per
le maggiori case italiane e non, sareste in grado di costruire una
moto 250 o 800 per le corse?


"Entrare in 250 era già nei piani della Loncin quando siglammo il
contratto; purtroppo non siamo una grande casa come Aprilia, né
abbiamo un reparto corse come l'HRC. Rischieremo di disperdere le
nostre energie, anche se potremo sviluppare tranquillamente una moto
da Gran Premio per la 250. Questo realisticamente non ha più senso
dato tra due anni verrà introdotta quella che tutti chiamano la
"medium class", cioè la 600 4T. Sviluppare un prodotto per due anni
sarebbe inutile. Per la MotoGP vale lo stesso discorso. Siamo in
grado di fare tutto, ma c'è bisogno di un budget multimilionario, ed
oggi sta diventando davvero difficile trovarlo"
.



In ultimo, cosa ne pensa della scelta fatta da Dorna e dai
costruttori di spostare gli equilibri verso il 4T soppiantando il 2T
che già ora è rimasto solo in 250 e 125?


"Logico che se l'organizzatore sceglie di adottare una cilindrata
proposta dai costruttori non si può non accettarla, che sia Honda o
chicchessia il costruttore in questione. Inoltre, l'interesse per il
motomondiale negli ultimi anni è cresciuto a dismisura in tutto il
mondo, e gli ascolti lo dimostrano. Chi vorrà potrà rimanere nella
nuova categoria, nessuno viene obbligato. Io per quanto mi riguarda
sono e rimango un amante del 2T, ed adoravo vedere le derapate fatte
con le vecchie 500; penso che mai rivedremo moto del genere..."
.



Grazie per la disponibilità Nicola,
Racingworld.it
augura a lei e a tutta la Loncin un grosso
"in bocca al lupo" per il Gran Premio di Germania.

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