02/12/2013 » Maserati
Alessandro Vai
Appena ci accomodiamo al volante della Maserati Quattroporte, ci interroghiamo sulla sua natura di limousine, chiedendoci che cosa sia rimasto della sportività del Tridente su un corpo vettura di 5,26 metri. Ma la grossa berlina nasconde benissimo le sue dimensioni e ti invoglia a guidare.
La nuova Maserati è così lunga perché è il mercato che lo vuole, soprattutto quello cinese che, con 3.956 ordini dall'inizio del 2013, si è issato in testa nella classifica delle vendite, seguito a ruota da quello americano con 3.416 contratti firmati. I cinesi hanno gusti diversi in fatto di auto, che noi europei facciamo fatica a capire, come questa predilezione per le vetture lunghe. Ma le case si adeguano, tanto che in Cina esistono versioni a passo lungo di auto che qui da noi sarebbero improponibili.
I numeri sono dalla parte di Maserati e dei suoi designer che hanno saputo mascherare questa lunghezza e sono riusciti a non far rimpiangere la precedente Quattroporte, nata dalla matita di Pininfarina. Rispetto alla precedente, la nuova ammiraglia del Tridente ha anche perso un'altra caratteristica, ovvero la disposizione anteriore centrale del motore. La nuova piattaforma, di derivazione Chrysler ha imposto dei cambiamenti, ma lo sviluppo certosino e l'utilizzo massiccio di componenti in alluminio e in magnesio ha permesso di avere una distribuzione ottimale delle masse, al 50 % tra avantreno e retrotreno.
Il nuovo piano industriale di Maserati ha l'ambizioso obiettivo di vendere 50.000 auto/anno nel 2015. Per raggiungere questi risultati serve una gamma ampia in grado di rispondere a diverse esigenze. Per cui ecco il 3.0 V6 turbodiesel da 275 CV, ideale per i mercati europei, seguito da 3.0 V6 bi-turbo a benzina da 410 CV a trazione integrale, che per il mercato cinese è disponibile anche in versione da 330 CV a due ruote motrici.
Al top della gamma si posiziona il V8 da 530 CV, che non è un'evoluzione del precedente otto cilindri aspirato, ma un'unità nuova, che ha una cilindrata di 3.8 litri ed è alimentata da due turbo. Come il V6 benzina, anche questo V8 è stato progettato da Ferrari e viene prodotto negli stabilimenti di Maranello ma, al contrario del fratello più piccolo, che è nato dal basamento Chrysler Pentastar, il nuovo V8 è un progetto inedito. In ossequio alle sinergie industriale condivide alcune caratteristiche con il fratello minore, come l'architettura delle camere di scoppio, ma l'angolo tra le bancate è di 90°, mentre sul V6 è di 60°.
Come la Ghibli, anche la Quattroporte viene prodotta a Grugliasco, negli stabilimenti ex-Bertone, ma le due auto condividono tanto altro e la somiglianza è visibile anche all'interno, nella strumentazione, nel sistema di infotainment e sul volante. Se ci si accomoda dietro, invece, i 30 cm in più della Quattroporte si percepiscono tutti e lo spazio per le gambe risulta sempre più che abbondante. Ma noi preferiamo salire davanti, regolare il sedile e aggiustare il volante, entrambi elettrici. La "nostra" Maserati è una S Q4 da 410 CV. Ci chiediamo se questa potenza e queste dimensioni ci metteranno in difficoltà, ma non è così. La Quattroporte si guida in punta di dita, avvolti dal silenzio e con una dolcezza di funzionamento esemplare. Assumere un autista e farsi scarrozzare sul sedile posteriore ci pare un delitto, ma su quest'auto sembra perfettamente coerente. Il cambio ZF snocciola gli 8 rapporti quasi senza farsi notare e le sospensioni elettroniche assorbono bene le sconnessioni.
Basta giocare con i pulsantini sul tunnel centrale e prendere il comando delle operazioni. Il V6 risponde presente ed i 410 CV si sentono tutti; la Maserati ti incolla al sedile ed il tachimetro si imbizzarrisce come un purosangue nervoso. Anche nelle curve il discorso non cambia. Fatta la tara alle dimensioni della vettura si può contare sui freni potenti, sullo sterzo preciso e sulla trazione integrale, che ripartisce la coppia istantaneamente (tempi di risposta di 150 ms) e si avvale di un differenziale posteriore Torsen. Il risultato è che la Quattroporte non vuole saperne di scollarsi da terra; il sovrasterzo non esiste e per provocare il sottosterzo bisogna davvero esagerare. Insomma la Maserati Quattroporte è una limousine a tutti gli effetti, ma anche una sportiva da guidare con passione.
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