Nello stabilimento Mini di Oxford sono in corso i preparativi di un evento eccezionale: da100 anni si producono automobili a Oxford; analogamente all'era attuale, anche la storia dello stabilimento è strettamente legata all'originale vettura compatta britannica. Laddove oggi viene costruita la Mini si trovava anche la culla della Mini classica, uno dei modelli più importanti costruiti a Oxford dal 1913 in poi. Ma la Mini classica non aveva solo delle radici britanniche, bensì anche un carattere europeo: infatti, per decenni il modello venne assemblato anche in altri paesi d'Europa. Per dare il via ai festeggiamenti in occasione dell'anniversario, cinque Mini prodotte a Oxford partiranno per un giro attraverso l'Europa che le condurrà a otto dei vecchi centri produttivi della Mini classica.
L'8 maggio 1959 venne prodotta a Oxford la prima Mini classica. Entro il 1968 seguirono 602.816 esemplari. In più, in questo periodo a Oxford vennero prodotti anche dei gruppi costruttivi di autovetture che venivano assemblate successivamente in altri siti nell'ambito del processo definito CKD (Completely Knocked Down). Il giro d'Europa degli attuali modelli Mini vuole ricordare il carattere transfrontaliero della produzione. Dal 13 al 27 marzo le Mini, accompagnate da rappresentanti dei media e dalla Mini Community, visiteranno otto ex siti produttivi. I fan Mini potranno seguire le varie tappe del giro su un sito creato appositamente
www.since1913.co.uk. Una funzione di tracking indicherà la posizione momentanea del convoglio Mini nel suo viaggio attraverso l'Europa. L'itinerario e le sue tappe verranno documentati in dettaglio anche sulla pagina Facebook di Mini.
La destinazione del giro sarà Oxford, la vecchia e nuova patria di Mini dove il 28 marzo verrà celebrato il centenario della produzione automobilistica.
Il giro dei vecchi siti produttivi si estenderà per oltre 10.500 chilometri e includerà le tappe di Novo Mesto (Slovenia), Milano in Italia, il vecchio stabilimento produttivo di Malta, la città portoghese Vendas Novas, Pamplona in Spagna e Seneffe in Belgio, Amersfoort in Olanda e la capitale irlandese Dublino. Solo in tre degli otto siti si producono delle automobili ancora oggi. Ma dappertutto la Mini classica rappresenta un capitolo importante della storia industriale locale che così viene fatta rivivere. Inoltre, il processo CKD è stato applicato anche in tante altre regioni del mondo. Dei gruppi costruttivi della Mini classica completamente disassemblati e inviati per essere montati sul posto venivano esportati da Oxford anche in Australia e in Nuova Zelanda, in Cile, Uruguay, Venezuela e in Sudafrica.
Oggi, la produzione delle Mini è concentrata su un numero di stabilimenti nettamente inferiore. Essa ha luogo in Gran Bretagna, nel cosiddetto Mini production triangle che comprende, oltre allo stabilimento di assemblaggio di Oxford, lo stabilimento di presse di Swindon e il centro di costruzione motori Hams Hall vicino a Birmingham. Entro il 2014 il BMW Group investirà circa 500 milioni di sterline nell'ampliamento e nella modernizzazione delle capacità produttive in Gran Bretagna. Dal 2000 ad oggi, gli investimenti complessivi dell'azienda nei centri di produzione britannici hanno superato 1,5 miliardi di sterline. Nel frattempo, Mini è uno dei tre principali produttori di automobili del paese. Cinque degli attuali sette modelli Mini vengono costruiti a Oxford. Ma anche oggi la produzione Mini ha conservato il proprio carattere europeo: infatti, i modelli Mini Countryman e Mini Paceman costruiti dal partner di produzione e sviluppo Magna Steyr di Graz hanno una serie di componenti con il marchio "made in Great Britain", tra i quali i motori provenienti da Hams Hall.
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