29/01/2009
Jacopo Rubino
A quasi 17 anni dalla sua nascita, il team Rahal Letterman Racing rischia di non essere più al via della IndyCar Series. Il motivo? La difficoltà, dopo l'addio di Ethanol, nel trovare uno sponsor che possa supportare i programmi della squadra, vincitrice con Buddy Rice dell'edizione 2004 della 500 Miglia di Indianapolis.
PROGRAMMA RIDOTTO - Ad ammetterlo è il suo stesso padre-padrone, Bobby Rahal, che se non altro rassicura sulle possibilità di essere almeno presente proprio alla classica di fine maggio. Anche nella migliore delle ipotesi sembra impossibile vedere la RLR competere in tutti gli appuntamenti del calendario 2009, lasciando mille incertezze pure sui piani di Ryan Hunter-Reay, vincitore in estate della gara sul circuito di Watkins Glen.
CRISI ECONOMICA - "Guardiamoci in faccia. In questo monento l'economia è in una situazione tale per cui la gente sta ben attenta nello spendere i propri soldi", ha spiegato Rahal, ex stella della Formula CART. "Il periodo non è buono, e noi ne subiamo le conseguenze". La caccia a nuovi partner continua, ma il tempo stringe e il 5 aprile, quando si terrà la prima gara a St. Petersburg, si fa sempre più vicino. "La mancanza di sponsor non significa comunque che abbiamo mollato. Confidiamo che sia ancora possibile riuscire a combinare qualcosa, ma non vogliamo essere qui solo per far numero. Vogliamo essere competitivi", ha rimarcato Bobby Rahal.
IN ALMS - Comunque vada il Rahal Letterman Racing non rimarrà lontano dalle piste: da quest'anno sarà infatti impegnato nell'American Le Mans Series, schierando le BMW M3 ufficiali nella Classe GT2.
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