29/01/2009
Francesco Passoni
Da subito contraria all'idea del KERS, la Ferrari, in pochi mesi è passata dall'essere la più scettica riguardo al sistema di recupero dell'energia, per i grandi costi di sviluppo che implicava, all'essere tra i team forse più avanti con tale rivoluzionaria novità tecnica.
PIU' PROGETTI - La testata Motorsport Aktuell rivela che in casa Ferrari erano stati avviati più progetti riguardo allo studio del KERS. Uno di essi prevedeva che le batterie del sistema fossero situate nel muso della monoposto. Tuttavia problemi di peso, che veniva sbilanciato eccessivamente verso l'avantreno, e anche la preoccupazione per i cavi elettrici ad alta tensione che avrebbero dovuto attraversare l'abitacolo della monoposto, hanno fatto desistere da tale soluzione. Un altro progetto era stato parallelamente avviato dal partner tecnico Magneti Marelli, tuttavia molti problemi tecnici che hanno afflitto tale sistema hanno fatto rinunciare anche a questa soluzione.
BUONA LA TERZA - Il terzo progetto pare sia finalmente quello giusto e la Ferrari pare oramai concentrata su questa soluzione, anche se il suo vantaggio prestazionale non è così determinante come si pensava.
TOYOTA CONTROCORRENTE - La Toyota è convinta che il KERS sia allo stato attuale svantaggioso e non prevede di montarlo sulla sua nuova monoposto, la TF109, almeno per la parte iniziale della nuova stagione. "Al momento riteniamo che il KERS sia svantaggioso sulla maggior parte dei circuiti, principalmente per il suo peso e per le difficoltà di gestione della frenata", sentenzia il responsabile dei telai Toyota, Pascal Vasselon.
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