Da oggi si può dire che Nicky Hayden sia ufficialmente un pilota della Ducati: nella giornata inaugurale del Wrooom, che di fatto apre la stagione del team bolognese, l'americano ha aperto la conferenza stampa a Madonna di Campiglio. "Domenica ho fatto le prime fotografie con la divisa della Ducati, e, devo ammetterlo, è stata una grande sensazione. Mi sono sentito orgoglioso, è eccitante. E' qualcosa di nuovo, sto realizzando quale grande opportunità sia per me. Sono grato di questo, ma vedremo cosa succederà in pista".



LA MOTO - Dopo i test sostenuti a Valencia a Jerez, nei quali si è in pratica trovato a dirigere lo sviluppo della Desmosedici (con Stoner fermo per la convalescenza del polso), Hayden ha giudicato così la sua nuova moto: "L'anteriore è molto stabile, specialmente nei curvoni veloci, e per me è fondamentale. Valencia e Jerez sono due piste abbastanza strette, sarà ancora meglio in quei tracciati dove si può aprire maggiormente il gas... come ad esempio Sepang o il Qatar, dove proveremo prossimamente. La moto è esattamente come pensavo che fosse. Non dico che sia facile, ma quando riesci a capirla va veramente forte. Il motore ha un enorme potenziale e il telaio ti dà un sacco di feeling".



STONER - Parlando del nuovo compagno di squadra Casey Stoner, suo successore nell'albo d'oro della MotoGP nel 2007, il rider yankee afferma: "Casey ha alzato l'asticella in fatto di prestazioni nelle ultime due annate, ed è un po' responsabile di aver ammazzato le gare. Sembra che sia sempre riuscito a migliorare il proprio limite, anche grazie all'arrivo delle 800. Mi auguro che adesso la battaglia torni più intensa, perchè preferisco una gara combattuta, piuttosto che stare solo a guardarlo".



REGOLE - In conclusione, "Kentucky Kid" si è detto favorevole all'introduzione del fornitore unico di pneumatici, mentre sull'elettronica ha affermato: "Se crescerà ancora a questo ritmo le performances aumenteranno in maniera incredibile. Forse bisognerebbe prendere qualche contromisura, ma è la tecnologia. Non si può fermare il progresso".