MotoGP - Il presidente della FIM: "Non facciamo come la F1"

23/12/2008 Redazione
Il presidente della FIM, Vito Ippolito, in contrapposizione a quanto dichiarato recentemente da Carmelo Ezpeleta, ritiene necessaria la riduzione degli aiuti elettronici per far emergere le doti individuali dei piloti. Secondo il venezuelano, inoltre, questo sarebbe un punto cardine con cui avviare una politica di diminuzione dei costi, fondamentale in un periodo caratterizzato dalla crisi economica come quello attuale.



MENO SPESE - "La limitaizone dell'elettronica è uno degli aspetti su cui ho insistito maggiormente sin dal mio arrivo alla presidenza della FIM. Ho incontrato molte resistenze da parte di alcuni costruttori, ma con la crisi economica globale, oggi, dobbiamo cominciare a operare dei tagli sulle spese", ha affermato Ippolito.



MENO ELETTRONICA - "Come ho sempre sostenuto, la MotoGP non deve incorrere nell'errore commesso dalla Formula 1, dove la componente umana è ormai ridotta al minimo", sottolinea il numero uno della Federazione Motociclistica Internazionale. "Non sono contro il progresso tecnologico, sia chiaro, ma ormai abbiamo una serie di dispositivi che controllano ogni cosa, come il traction control o l'acceleratore elettronico. Tutto ciò lascia poco spazio per il talento dei corridori".

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