Come
anticipato da Racingworld.it, la Suzuki ha confermato questa mattina la sua uscita dal Mondiale Rally 2009, lasciando impegnate in forma ufficiale solo Citroen, Ford e laltra Casa nipponica Subaru.
FUORI SUBITO - "Suzuki Motor Corporation ha deciso di sospendere le attività nel Campionato Mondiale Rally FIA a partire dal 2009", si legge in una nota diffusa stamani dalla Casa di Hamamatsu.
"In risposta alla contrazione delle vendite auto causate dalla crisi economica globale, Suzuki ha subito preso delle contromisure, tra cui il riassetto delle sue produzioni". Lazienda, tuttavia, prevede che
"il trend negativo proseguirà nel lungo periodo." Per assicurarsi la sopravvivenza nel futuro, la Casa del Sol levante ha deciso di focalizzare le risorse sul suo Core business, cioè la produzione di serie, le tecnologie ecosostenibili e lo sviluppo di motori di nuova generazione. Rimangono così senza lavoro i dipendenti della factory di Parigi, gli equipaggi ufficiali Gardemeister-Tuominen e Andersson-Andersson, ma anche i responsabili del team. In primis Paul Wilding e Shusuke Inagaki.
SUPPORTO - Nonostante il ritiro dalla serie iridata, con effetto immediato, Suzuki continuerà a supportare i programmi dei clienti sportivi e delle filiali, come la Suzuki Rallye Cup. La Suzuki ha preso parte al campionato Junior WRC dal 2002 con la Ignis Super 1600, vincendo il titolo nel 2004 con Per-Gunnar Andersson, prima di tornare al successo con lo stesso pilota nel 2005 con la nuova Swift S1600. Questanno I piloti impegnati nel JWRC con le Suzuki erano il polacco Michal Kosciuszko, lestone Jaan Molder e il tedesco Florian Niegel.
"La presenza nel Junior WRC e nel Mondiale WRC" - conclude la nota -
"ha portato un grande apporto allo sviluppo delle auto di serie e anche sotto il profilo del marketing, accrescendo limmagine sportiva del marchio, specialmente in Europa".
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