Nurburgring, Gara 1: Sykes vince dopo la bandiera rossa per un brutto incidente

01/09/2013 » Superbike Redazione
La prima delle due gare in programma questo fine settimana al Nurburgring si è conclusa anticipatamente a causa dell'esposizione della bandiera rossa a 2 giri dalla fine in seguito al bruttissimo incidente che ha visto coinvolti Jonathan Rea e Leon Camier.

A poche tornate dal termine, infatti, la moto di Federico Sandi ha cominciato a perdere tantissimo olio, tant'è che lui stesso è finito a terra perdendo il controllo della moto. Nessun commissario a bordo pista, però, ha segnalato il pericolo (o almeno così sembra a guardare le immagini televisive) ed a farne le spese sono stati prima Rea e poi Camier che sono andati ad impattare violentemente contro le barriere di protezione, con la Suzuki dell'inglese che addirittura è andata oltre le protezioni.

Entrambi gli incidenti sono stati bruttissimi ma a destare più preoccupazione è stato quello che ha coinvolto Camier in quanto il pilota Suzuki è rimasto immobile subito dopo il violento impatto al contrario del collega che invece ha subito sollevato la testa per cercare di capire chi altro era stato coinvolto nello stesso incidente.

Nessuno dei due parteciperà a Gara 2 e, anche se ancora non ci sono notizie certe, pare che Rea abbia riportato una frattura al femore sinistro mentre Camier una lesione cervicale non troppo grave visto che, mentre lo trasportavano in ambulanza, riusciva a muovere tutti gli arti.

A quel punto la Direzione Gara ha deciso di interrompere la corsa validando di conseguenza la classifica del giro precedente come da regolamento.

A giovarne è stato Tom Sykes che ha così riguadagnato la prima posizione dopo che pochi istanti prima era stato superato da Marco Melandri, parecchio sfortunato in quest'occasione e ovviamente deluso per il secondo posto finale visto che negli ultimi giri aveva dimostrato di avere un ottimo passo.

A completare il podio ci ha pensato l'altro pilota BMW, Chaz Davies, seguito dal francese Sylvain Guintoli che, con questo risultato, si ritrova nuovamente il rivale Sykes con il fiato sul collo, dovendo gestire 1 solo punto di vantaggio nella classifica generale.

Quinto posto, quindi, per Daide Giugliano che ha preceduto il connazionale Michel Fabrizio e la Honda di Leon Haslam, con Cluzel, Badovini e Checa a completare l'elenco dei primi 10.

A punti anche Eugene Laverty che, nonostante una caduta nelle prime fasi della gara ed un pit-stop riparatorio, è riuscito ad arrivare in 15esima posizione grazie ai ritiri di Sandi, Rea e Camier.

Da segnalare, infine, l'assenza di Loris Baz che, caduto durante il warmup, non ha potuto prendere parte alla gara per la frattura di 2 vertebre.

La classifica della gara:

01. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) - 32'38"184
02. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) - +0"269
03. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) - +0"714
04. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) - +6"427
05. Davide Giugliano (Althea Racing) - +8"526
06. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) - +13"234
07. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) - +13"818
08. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) - +18"726
09. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) - +21"049
10. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) - +22"774
11. Mark Aitchison (Team Pedercini) - +33"284
12. Matej Smrz (Yamaha Motor Deutschland) - +48"329
13. Markus Reiterberger (Vanzon-Remeha-BMW) - +48"627
14. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) - +1'32"530
15. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) - +2 giri
-- ritirati --
__. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike)
__. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki)
__. Federico Sandi (Team Pedercini)
__. Max Neukirchner (MR-Racing)

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