Ora che tutte le parti coinvolte hanno avuto modo di deporre di fronte ai giudici del Tribunale FIA, non resta che aspettare: domani verrà proclamato il verdetto che metterà la parola fine allo spinoso caso del test-gate Mercedes. E' stata una giornata intensa a Parigi, ben 7 ore di seduta nel corso delle quali FIA, Mercedes e Pirelli hanno inscenato una sorta di battaglia legale arroccandosi sulle rispettive posizioni.

 

La FIA sostiene di non aver mai autorizzato alcun test con la vettura 2013, confermando però l'esistenza di una conversazione tra Charlie Whiting ed il team manager del team di Brackley, Ron Meadows, proseguita successivamente anche con Ross Brawn. Secondo la Federazione, nessuna autorizzazione ufficiale avrebbe fatto seguito alla richiesta di chiarimento inoltrata da Whiting all'avvocato Sebastian Bernard, ma solo ed esclusivamente un'ammissione di fattibilità nel caso in cui la richiesta di utilizzo di vetture 2013 fosse stata effettuata espressamente dalla Pirelli e con l'estensione dell'invito a tutti i team.

 

La Mercedes per bocca del suo legale, Paul Harris, ha puntato l'attenzione sull'interpretazione del regolamento che definisce test qualsiasi "prova al di fuori degli eventi di gara che viene intrapresa da un concorrente iscritto al campionato", sottolineando come il test in oggetto non sia stato intrapreso dal team, ma piuttosto dalla Pirelli che si è sobbarcata l'organizzazione e tutti i costi.

 

L'avvocato dell'azienda italiana, Dominique Dumas, ha invece preso le distanze da qualsiasi coinvolgimento definendo lesive per l'immagine e la credibilità le accuse di violazione del regolamento sportivo. L'azione disciplinare della FIA sarebbe inoltre ingiustificata dato che Pirelli non è qualificata come affiliato o tesserato, ma come fornitore rendendo inapplicabile qualsiasi sanzione. Dumas auspica comunque che il procedimento termini con una sentenza votata alla riappacificazione tra le parti, al punto che si possa arrivare alla delineazione di un regolamento chiaro per evitare episodi simili in futuro, nell'interesse dello sport.