Secondo i team manager della MotoGP ridurre il numero di gare in calendario non darebbe un grosso contributo alla riduzione dei costi.
MENO TEST - Il manager del team Tech 3, Hervè Poncharal, gradirebbe invece un maggiore numero di appuntamenti: "Per me 18 gare non sono troppe. Prefrirei averne una di più invece che due giorni di test. Quando per provare si va a Sepang, in Qatar o in Australia, la totalità dei costi è a nostro carico. Quando invece abbiamo corso siamo stati pagati".
EQUILIBRIO - Per il manager della Ducati, Livio Suppo, è fondamentale mantenere questo calendario poichè garantisce i soldi necessari alla Dorna, la quale li ridistribuisce ai team: "Il contributo della Dorna ai team e ai costruttori è in crescita e per fare questo è necessario che abbiano delle entrate, e un modo per farlo è quello di avere più gare. Questo è il giusto compromesso tra quello che ci dà Dorna e quanto spendiamo per correre".
MENO GARE - Di opinione diversa è il manager della Suzuki, Paul Denning, che ritiene interessanti i tagli che si otterrebbero non disputando 3 gare: "Il modo più ovvio per ridurre i costi sarebbe quello di ridurre le gare. Credo che una riduzione a 15 gare sia ragionevole per tutti e non avrebbe effetti negativi sugli introiti derivanti dalle sponsorizzazioni. Offrire un'esposizione globale su 15 gare invece che su 18 non credo che darà una significativa differenza di ricavi".