Dopo aver dato il benservito a Sergio Perez, il team di Woking ha deciso di affidarsi ad un debuttante assoluto, ripercorrendo le tappe che portarono nel circus Lewis Hamilton. Il figlio d'arte (suo padre Jan corse 24 gare negli anni '90, la prima proprio con la Mclaren) dividerà il box con Jenson Button che, dopo aver ingaggiato battaglie senza esclusioni di colpi con il messicano, ha dunque avuto la meglio, alla luce di un rendimento più costante e di un approccio decisamente più consistente. Perez ha scontato le conseguenze della sua eccessiva irruenza ma, soprattutto, le difficoltà di una monoposto nata male con la quale nemmeno il più quotato compagno hai mai avuto vita semplice. Decisiva è stata senza dubbio anche l'indecisione del magnate Carlos Slim, sulla prospettiva di versare un'ingente contributo economico nelle casse del team, per continuare a sostenere il connazionale.
"Sono felicissimo di fare il mio debutto in F1 con la McLaren" - sono state le prime parole di Magnussen - "Fin da piccolo il mio sogno è stato quello di guidare per la McLaren e non mento confessando che ho lavorato tutti i giorni della mia vita per diventare un pilota di F1. Nutro grande rispetto per tutti alla McLaren e voglio rigraziare Martin Whitmarsh e i manager più anziani per avermi dato questa possibilità. Al contempo sono emozionato di lacvorare con Jenson che rappresenta il compagno di squadra ideale: è velocissimo ma anche molto esperto ed è un fenomeno dal punto di vista tecnico: un campione del Mondo, quello che anche io spero di diventare."
Il team principal, Martin Whitmarsh ha accolto il giovane danese con grande entusiasmo: "Siamo felici che Kevin si unisca Jenson come pilota ufficiale della McLaren per il 2014. Avere fatto un simile annuncio significa fare un passo importante, mentre proseguiamo il processo di rafforamento per la nostra organizzazione in vista della prossima stagione. Il 2014 segnerà l'introduzione del più grande stravolgimento tecnico della storia recente della F1: ogni team spingerà al massimo per raggiungere il limite e adattarsi a queste nuove sfide".