"Sebastian, hai sei decimi di vantaggio: credi di poter migliorare il tempo?" - "Si potrei migliorare di uno o due decimi." Poi
il tedesco si toglie i guanti, sfila il volante appoggiandolo sulla
scocca ed esce dalla sua RB9.
E' questa l'immagine con cui Sebastian
Vettel ha conquistato la pole position del GP di Singapore: una pazzesca
dimostrazione di superiorità quando alla bandiera a scacchi mancavano 3
minuti e nel box c'era ancora un treno di gomme supersoft nuove. Dopo
aver dominato le prove libere il leader del Mondiale ha messo in mostra
un nuovo assolo rifilando a tutti distacchi importanti: fino a quando è
rimasto in pista nessuno è riuscito a scendere sotto il mezzo secondo di
gap. L'epilogo ha però regalato un brivido al box della Red Bull quando
sui monitor è comparso il tempo di Rosberg al secondo intermedio:
fucsia, miglior tempo assoluto! Il pilota della Mercedes è andato vicino al colpaccio chiudendo con 91 millesimi di distacco dal rivale tutti maturati nel primo settore. A quel punto Vettel ha potuto sfogare tutta ln sua soddisfazione esultando a pugno chiuso in pit-lane mentre si avviava verso il box delle verifiche, stranamente, per una volta a piedi.
Alle spalle dei due si è piazzato Grosjean, dimostrando che l'exploit della mattinata non era un caso isolato: rimasta ormai orfana di Raikkonen la Lotus pare essersi concentrata maggiormente sul francese coccolandolo e dedicandogli tutto il supporto possibile. Il finlandese invece, vittima di problemi alla schiena (tanto che dopo le libere della mattina era stato messo in pre-allarme Valsecchi), non è andato oltre il tredicesimo tempo, subendo un inopinato taglio nel corso del Q2. Quarto tempo per Webber, mai sui livelli del compagno, salvi rari frangenti, bravo comunque a bruciare Hamilton. L'inglese della Mercedes è stato per tutto il weekend più rapido di Rosberg, ma al momento opportuno il tedesco ha sfoderato gli artigli ed al rientro ai box: tra i due pare essere maturata una forte rivalità tanto da essersi ignorati quando si sono trovati faccia a faccia al momento del peso.
Continua il momento buio della Ferrari che, anche in qualifica, ha rimediato distacchi pesantissimi: Massa è sesto a più di un secondo, cinque centesimi meglio di Alonso. Le speranze di dare battaglia a Vettel si affievoliscono sempre di più: alla vigilia sembrava che la terza fila potesse essere già un risultato importante, ma per lo spagnolo non è arrivata nemmeno quella. A fargli compania ci sarà Button, ottavo con una Mclaren che sembrava essere destinata a posizioni migliori visti i tempi del Q1, poi è arrivata l'eliminazione di Perez in Q2 e il passaggio in extremis dell'inglese, salvo per 60 millesimi.
Completano la top ten Ricciardo, nono con la Toro Rosso e l'eroe di giornata Esteban Gutierrez, per la prima volta in Q3 con un discreto margine su Hulkenberg, undicesimi ed elimianato in Q2.
La classifica delle qualifiche:
01. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - 1'42"841
02. Nico Rosberg - Mercedes - 1'42"932 - +0"091
03. Romain Grosjean - Lotus-Renault - 1'43"058 - +0"217
04. Mark Webber - Red Bull-Renault - 1'43"152 - +0"311
05. Lewis Hamilton - Mercedes - 1'43"254 - +0"413
06. Felipe Massa - Ferrari - 1'43"890 - +1"049
07. Fernando Alonso - Ferrari - 1'43"938 - +1"097
08. Jenson Button - McLaren-Mercedes - 1'44"282 - +1"441
09. Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - 1'44"439 - +1"598
10. Esteban Gutierrez - Sauber-Ferrari
-- Q2 --
11. Nico Hulkenberg - Sauber-Ferrari - 1'44"555
12. Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Ferrari - 1'44"588
13. Kimi Raikkonen - Lotus-Renault - 1'44"658
14. Sergio Perez - McLaren-Mercedes - 1'44"752
15. Adrian Sutil - Force India-Mercedes - 1'45"185
16. Valtteri Bottas - Williams-Renault - 1'45"388
-- Q1 --
17. Paul di Resta - Force India-Mercedes - 1'46"121
18. Pastor Maldonado - Williams-Renault - 1'46"619
19. Charles Pic - Caterham-Renault - 1'48"111
20. Giedo van der Garde - Caterham-Renault - 1'48"320
21. Jules Bianchi - Marussia-Cosworth - 1'48"830
22. Max Chilton - Marussia-Cosworth - 1'48"930