Monza, Gara 1: Vince Liuzzi. Tripletta Mercedes, ma dietro è spettacolo!

07/04/2013 » Superstars
Matteo Lupi - ( twitt @japanpower81 )

Spettacolo e adrenalina: sono queste i due concetti che hanno caratterizzato la prima gara stagionale della Superstars International sul circuito di Monza. Protagonista atteso alla vigilia, Tonio Liuzzi non ha deluso le aspettative. L'abruzzese ha sfruttato al meglio la pole position conquistata ieri regolando il compagno di team Thomas Biagi che, al termine del primo giro, ha provato anche un timido attacco in staccata alla prima variante. Forte della traiettoria interna Tonio non ha avuto difficoltà ad inserire per primo la sua Mercedes C63 AMG ufficiale e da quel momento non c'è stata più storia.

 

Alle spalle dei due alfieri del team Romeo Ferraris ha chiuso Liugi Ferrara confermando il terzo posto maturato nel corso delle prove. Il pilota del Roma Racing Team ha praticamente fatto gara a sè: mai a tiro dei leader e mai impensierito da Gianni Morbidelli, quarto con l'Audi RS5 ufficiale.

A scatenare un vero e proprio tripudio di applausi a fine gara ci hanno pensato Francesco Sini, Giovanni Berthon, Max Mugelli, Andrea Larini e Andrea Bacci. I cinque si sono resi protagonisti di una battaglia al cardiopalmo con una serie infinita di sorpassi e controsorpassi, aprendosi a ventaglio a qualsiasi staccata. Per 5 giri consecutivi la prima variante è stata teatro di clamorosi funambolismi, senza che si arrivasse al benchè minimo contatto, all'insegna di grande correttezza. Sotto la bandiera a scacchi, ad avere la meglio è stato Sini, bravissimo a respingere gli attacchi di Berton dopo aver sfruttato la confusione creata da Mugelli. Arrivato leggermente lungo in staccata, il toscano è saltato violentemente su uno dei dissuasori posti oltre il cordolo della prima variante distruggendo la parte anteriore del sottoscocca della sua M3 ed è stato costretto al ritiro.

 

Nelle retrovie si è assistito ad un'altra appassionante battaglia tra Gianni Giudici e Francesco Ascani: i due senior hanno duellato con il coltello tra i denti per tutti i 25 minuti di gara tirando ogni staccata "a vita persa", con il pilota del team TODI corse autore del decisivo scatto di reni nel corso dell'ultimo giro.