Spettacolo ed emozioni hanno caratterizzato le qualifiche del Gp di Abu Dhabi. Lewis Hamilton ha dato prova di una superiorià schiacciante risultando il più veloce in tutte tre le sessioni, ma alle sue spalle c'è stato parecchio movimento. Il Q3 ha elevato la Red Bull di Mark Webber quale principale sfidante dell'inglese: l'australiano è parso a lungo in difficoltà senza mai brillare nel corso delle prime due eliminatorie, ma in quella decisiva è riuscito a stampare un tempo di rilievo sopravanzando gli altri protagonisti del Mondiale.

In terza piazza si è inserito il campione del Mondo in carica e attuale leader del Mondiale, Sebastian Vettel. Vittima di problemi ai freni che l'hanno tenuto ai box per quasi tutta la sessione di prove libere del mattino, il tedesco è parso nervoso e meno incisivo rispetto al solito, rischiando ben presto di mandare all'aria il lavoro del weekend con una toccata a muro nel corso del Q1. Fortunatamente per lui si è trattato di un contatto leggero che non ha causato danni alla vettura, ma sulla sua qualifica pesa comunque un giallo finale, dato che è stato bruscamente invitato dal team a fermare la vettura lungo il tracciato. Ricordiamo l'episodio di Hamilton che in Spagna perse la pole position per essere rimasto senza benzina al termine delle qualifiche.

A far compagnia a Vettel in seconda fila ci sarà la sorprendente Williams di Pastor Maldonado, fenomenale nel riuscire a sfruttare l'unico treno di gomme soft a disposizione nel Q3 per piazzare un tempo inferiore di pochi centesimi a quello di Kimi Raikkonen e Jenson Button che occuperanno nell'ordine la terza fila. L'inglese della Mclaren si è sciolto in qualifica rimediando sei decimi abbondanti da Hamilton.

Solo settima la Ferrari di Fernando Alonso: l'asturiano era conscio delle difficoltà della sua F2012 sul tracciato di Yas Marina, ma era parso ben più battagliero nel corso delle prime due eliminatorie, chiuse nelle prime posizioni. Il Q3 ha invece messo in mostra tutti i limiti della vettura e forse anche della sua tenuta nervosa. Alonso si è spesso lamentato degli avversari rei, a suo modo di vedere, di azioni di disturbo, in patricolare se l'è presa con Mark Webber che si è trovato davanti nel corso del Q2 mentre si stava lanciando: la distanza tra i due era però considerevole e sembra difficile sostenere che ci sia stato una reale ostruzione. A questo si aggiunge il distacco minimo rimediato da Massa che ha chiuso nono a due decimi, ma con il pacchetto aerodinamico vecchio.

Tra i due si è piazzato Nico Rosberg con la prima delle due Mercedes, mentre a chiudere la top ten troviamo la secondal Lotus, quella di Romain Grosjean. La battaglia dei "piccoli" è andata alla Caterham che ha piazzato Heikki Kovalainen in diciannovesima posizione, strappandola proprio in extremis e per pochi millesimi alla Marussia di Charles Pic.


Gp Abu Dhabi - 03/11/2012
Qualifiche

1. Lewis Hamilton - McLaren-Mercedes - 1'40"630
2. Mark Webber - Red Bull-Renault - 1'40"978
3. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - 1'41"073
4. Pastor Maldonado - Williams-Renault - 1'41"226
5. Kimi Raikkonen - Lotus-Renault - 1'41"260
6. Jenson Button - McLaren-Mercedes - 1'41"290
7. Fernando Alonso - Ferrari - 1'41"582
8. Nico Rosberg - Mercedes - 1'41"603
9. Felipe Massa - Ferrari - 1'41"974
10. Romain Grosjean - Lotus-Renault - 1'41"778

11. Nico Hulkenberg - Force India-Mercedes - 1'42"019
12. Sergio Perez - Sauber-Ferrari - 1'42"084
13. Paul di Resta - Force India-Mercedes - 1'42"218
14. Michael Schumacher - Mercedes - 1'42"289
15. Bruno Senna - Williams-Renault - 1'42"330
16. Kamui Kobayashi - Sauber-Ferrari - 1'42"606
17. Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - 1'42"765

18. Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Ferrari - 1'44"058
19. Heikki Kovalainen - Caterham-Renault - 1'44"956
20. Charles Pic - Marussia-Cosworth - 1'45"089
21. Vitaly Petrov - Caterham-Renault - 1'45"151
22. Timo Glock - Marussia-Cosworth - 1'45"426
23. Pedro de la Rosa - HRT-Cosworth - 1'45"766
24. Narain Karthikeyan - HRT-Cosworth - 1'46"382

Articolo originale:
www.racingworld.it/f1/7467/gp-abu-dhabi-qualifiche-hamilton-una-pole-disarmante.html