Domenicali: "Niente polemiche, guardiamo in casa nostra"

12/01/2011 » Wrooom
Redazione
Non è vera Formula 1 senza una vena polemica e non poteva mancarne una anche in questo inizio di 2011. Lo stagno in cui è stato gettato il sasso è quello dell'accordo di limitazione delle risorse in vigore dal 2010 e stabilito dalla FOTA che, secondo alcuni, sarebbe stato violato da una squadra, la Red Bull.

A chi gli chiedeva un parere sull'argomento Stefano Domenicali ha così risposto: "Non mi piace fare commenti sugli altri e non li farò nemmeno in questa occasione, come potete ben immaginare: per quanto ci riguarda, posso soltanto confermare che noi abbiamo rispettato i limiti definiti in ambito FOTA. Ritengo che quest'accordo rappresenti un risultato molto importante dopo uno sforzo significativo effettuato in particolare dalle squadre più grandi e si discuterà nelle prossime riunioni se ci sono state eventuali violazioni che, peraltro, non possono avere nessun risvolto sul piano sportivo in quanto il Resource Restriction Agreement è un accordo privato fra le squadre: la FOTA ha, nel caso, tutti gli strumenti per intervenire."

Sul futuro dell'associazione fra i team, di cui quest'anno non è più vicepresidente, così si è espresso il Team Principal della Ferrari: "Ci sono delle aree su cui sono stati raggiunti dei grandi risultati e credo che la FOTA debba continuare a lavorare su quelle. Poi ci sono altri aspetti che penso vadano chiariti: se così non fosse, allora forse sarebbe meglio ripensare quei principi che stanno alla base di questa associazione. Non dimentichiamoci che siamo ormai prossimi ad iniziare nei fatti il processo di rinnovo del Patto della Concordia, che scade alla fine del 2012."

Nemmeno chi chiedeva a Domenicali un commento sulle dichiarazioni di Helmut Marko in merito ad un presunto shopping della Ferrari in casa Red Bull, pubblicate nei giorni scorsi, è riuscito a strappare una risposta polemica: "Innanzitutto voglio fare i complimenti alla Red Bull che ha vinto entrambi i titoli con merito. Non credo valga la pena commentare certe parole, anche perché non vado spesso al supermercato …. Battute a parte, i tecnici si muovono sempre all'interno del ristretto numero delle squadre di Formula 1 e quindi non ci vedo nulla di strano nel fatto che Neal Martin sia arrivato da noi, anche perché sono tante le lettere che riceviamo da parte di ingegneri che vogliono venire a lavorare a Maranello: ci fa molto piacere, perché significa che costituiamo ancora una grande attrazione e che ci sia anche in questo ambito e il desiderio di fare un'esperienza alla Ferrari. Lo spirito Red Bull? Non lo conosco, perché la mia carriera l'ho fatta tutta alla Rossa. Quello che posso dire è che lo spirito che si vive da noi è qualcosa di unico, di eccezionale e di speciale: non sono soltanto io a dirlo ma anche tutti coloro che vengono a lavorare da noi provenienti da altre squadre oppure ci lasciano per affrontare nuove sfide, piloti o tecnici o chiunque altro lavori in Formula 1."