"La Ferrari è stata ed è ancora la mia grande amica nell'automobilismo sportivo. La mia carriera in pista è legata indissolubilmente alla Rossa e a due uomini, Enzo Ferrari e Luca di Montezemolo. Correre per il Fondatore è stata un'esperienza unica perché lui era un uomo incredibile, dal carisma straordinario". A parlare è il 61enne Niki Lauda, pilota Ferrari dal 1974 al 1977 e vincitore di due titoli iridati con la Scuderia di Maranello nel 1975-77, in occasione della festa degli 800 Gran Premi della squadra italiana.
"Quando ci trovammo in Ferrari Luca ed io eravamo praticamente coetanei così fu naturale diventare amici: in comune avevamo tante cose, fra cui la curiosità per guardare fuori dal nostro mondo. Nel corso degli anni siamo rimasti legati, anche quando le nostre strade si sono allontanate, tanto che quando, nel 1992, mi chiese di dargli una mano a capire com'era messa la Scuderia non esitai un momento ad accettare. Non c'è nessuno meglio di lui che poteva raccogliere l'eredità di Enzo".
"Una delle gare che ricordo più intensamente è il Gran Premio d'Italia del 1975. A vincerla fu Clay Regazzoni, il mio compagno di squadra, e io arrivai terzo alle spalle di Fittipaldi e quel piazzamento mi permise di diventare campione del mondo per la prima volta. Conquistare il titolo a Monza, davanti ad un oceano di tifosi impazziti di gioia fu un'emozione indescrivibile, un qualcosa che mi rimarrà dentro per tutta la vita".