WRC - Chris Atkinson non intende pagare un sedile per correre

22/12/2008
Redazione
Chris Atkinson, lasciato senza un volante dalla Subaru dopo aver annunciato il ritiro, ha dichiarato a chiare lettere di non voler pagare per un posto nella stagione 2009.



NON PAGO - L’ormai ex pilota della Casa delle Pleiadi, in un’intervista rilasciata all’Herald Sun, ha fatto sapere di voler correre senza la valigia. "Sono stato leale con Subaru e il ritiro mi rammarica," - dice - "ci sono solo cinque o sei piloti al mondo del nostro livello, per cui spero di essere chiamato da qualche parte. Ovviamente spero ancora di correre, ma nel campionato è difficile trovare un volante al momento. Credo che tra le opzioni ci sia quello di portare degli sponsor. Non è l’ideale, non è quello che voglio fare." Poi lascia la porta aperta a un eventuale passaggio all’Intercontinental Rally Challenge: "L’IRC è interessante" - spiega il pilota australiano - "Non so se Subaru stia lavorando sul fronte S2000, ma correranno ancora in Gruppo N. Sarei felice se il telefono squillasse (per una proposta, ndr), ma dobbiamo vedere che accadrà. Non voglio essere troppo fiducioso, non abbiamo ancora tante opzioni."



A SPASSO - Intanto, dall’altra parte della Manica, un altro potenziale pilota del team “B” della Casa nipponica, Guy Wilks, il quale è stato costretto a rivalutare le sue opzioni per la prossima stagione, dopo la fine prematura delle sue speranze per una Impreza S14. Il driver britannico ha lanciato la campagna "Wilks 500 Club" per raccogliere con sponsor e tifosi il budget necessario a un programma semi-ufficiale nel 2009. "Sono veramente turbato", ammette. "Abbiamo lavorato così sodo per avere quest’opportunità, grazie alla generosità dei fans e di investitori privati eravamo così vicini a realizzare il tutto. I soldi c’erano. Stavamo definendo gli ultimi dettagli prima di fare la presentazione la scorsa settimana. Peccato, sarebbe stato un privilegio essere il primo britannico in Subaru dopo Colin McRae [iridato 1995] e Richard Burns [2001], non vedevo l’ora di lavorare insieme a David Richards. Ma è andata così, non possiamo cambiare quanto accaduto."