Jolyon Palmer ce l'ha fatta: sarà terzo pilota Lotus per il 2015

20/01/2015 » Formula 1
Matteo Lupi - ( twitt: @japanpower81 )
Al termine di una corte serrata, partita subito dopo la conquista del titolo della GP2, Jolyon Palmer è riuscito nel suo intento di garantirsi un ruolo "attivo" nel Mondiale 2015. Il figlio d'arte sarà terzo pilota del Team Lotus ed avrà il compito di sviluppare la monoposto al simulatore: la sua presenza ai weekend di gara sarà assicurata in qualità di uomo immagine, ma nel corso della stagione potrebbe avere qualche occasione per mettersi al volante della E23 Hybrid nelle libere del venerdì.

"Sono felice di aver trovato spazio in F.1 con il team Lotus come terzo pilota e sono grato per l'opportunità che mi viene offerta. - sono state le prime parole di Palmer - Il mio obiettivo è quello di maturare esperienza nella speranza di trovare un posto da titolare nel 2016. La Lotus rappresenta una grande opportunità per me, in particolar modo ora che può disporre del motore Mercedes. Mi piacerebbe ripetere il cammino di Valtteri Bottas che ha iniziato da terzo pilota: sono convinto di essere nell'ambiente giusto per imparare e per restare a lungo..."

Soddisfatto anche Gerard Lopez, presidente e team principal della Lotus F1 Team: "Jolyon è molto talentuoso ed è un pilota che può fare bene nel ruolo di terzo pilota: sia Romain che Pastor arrivano dalla GP2 e lui ha dimostrato il suo potenziale vincendo addirittura il campionato l'anno scorso. Ci aspettiamo di vederlo indossare i colori del team pronto a lavorare per lo sviluppo della E23 Hybrid, la nostra sfida più importante".

Non bisogna dimenticare comunque che la storia recente dei piloti di riserva del team di Enstone non è garanzia di successo: brucia ancora il ricordo dell'esperienza di Davide Valsecchi che due stagioni fa aveva iniziato la stagione con gli stessi gradi di Palmer, salvo poi essere scippato dalla premiata ditta Boullier-Kovalainen alla prima vera occasione. Non ci è dato di sapere quali siano i termini economici dell'accordo, ma non è difficile ipotizzare che dietro la nomina di Palmer ci sia il contributo di un pool di sponsor