Che sia il futuro o meno è ancora tutto da stabilire, ma la Formula E è senza dubbio una novità interessante, un fragoroso elemento di rottura nel panorama del motorsport Mondiale. Sul circuito cittadino di Pechino, disegnato attorno al "Nido d'uccello", lo stadio che ha ospitato le Olimpiadi del 2008, ha debuttato oggi la serie per monoposto elettriche patrocinata dalla Fia con tanto di titolazione "Mondiale". L'impatto con il pubblico è stato convincente: paddock aperti, tribune vicinissime e libero accesso a tante aree, con la griglia di partenza stracolma di gente fino a pochi minuti prima del via. Per volere dello stesso Jean Todt la Formula E deve e dovrà essere la formula della gente, quella che riporta le corse a portata degli appassionati, quella che ripristina il rapporto tra prodotto e consumatore, drammaticamente perso di vista dalla F1.
Alla vigilia si respirava tanta attesa, con gli addetti ai lavori e gli appassionati intenti a capire cosa avrebbe significato assistere ad una gara di monoposto prive di un motore a scoppio: lo show sarebbe stato all'altezza? Quale sarebbe stato l'impatto del sound pressochè assente? I piloti sarebbero stati in grado di gestire le vetture? Le risposte sono arrivate ben presto e per la stragrande maggioranza dei casi sono state risposte positive. Il comportamento delle monoposto è identico a quello delle altre formule e le ruote da 18" non hanno sconvolto lo stile di guida, considerando anche la gommatura "ognitempo" voluta dalla Michelin, senza considerare le vesti grafiche particolarmente accattivanti sfoderate da quasi tutti i team. Certo, non è filato tutto liscio, con qualche guasto di gioventù che ha bersagliato purtroppo il nostro Jarno Trulli, penalizzato da un contatto in qualifica e praticamente rimasto fermo in griglia senza percorrere nemmeno un giro, ma considerando la portata della novità era più che prevedibile.
Molto particolare il format dell'evento con le sessioni di prove libere, qualifiche e gara compressate in un'unica giornata per non creare troppi sconvolgimenti alle dinamiche delle città nelle quali si corre: i 10 eventi in calendario, a cavallo del 2014 e 2015, saranno infatti tutti su circuiti cittadini. Inedito poi il cambio vettura a metà gara, con i piloti che, una volta esaurita la carica delle batterie, invece di rientrare in pit-lane per cambio gomme e rifornimento, parcheggiano nei box la vettura con cui hanno preso il via e ripartono con una monoposto identica per terminare la corsa.
La gara di Pechino è stata caratterizzata da un clamoroso incidente all'ultima curva che ha eliminato Nicolas Prost e Nick Heidfeld, regalando il successo a Lucas di Grassi che ha dunque l'onore di legare il proprio nome alla prima storica gara di questa nuova serie. Prost era stato fin lì autorevole dominatore del weekend dopo aver ottenuto una convincente pole ed aver condotto la gara fin dal via, cedendo la leadership solo per un breve frangente in occasione del cambio vettura. Nel finale ha subìto il ritorno del tedesco ex-F1, bravissimo a sopravanzare Di Grassi ed Abt nel corso del passaggio ai box, che in prossimità dell'ultima curva ha provato l'attacco con una staccata estrema, ma pulita, all'interno. Il figlio d'arte non ci ha pensato due volte ed ha rifilato una ruotata alla monoposto dell'avversario che, senza perdere velocità, è andata ad impattare violentemente sulle barriere prima di decollare e ricadere al suolo capovolta. Pilota incolume, ma determinatissimo a chiedere spiegazioni all'avversario, anch'egli costretto al ritiro con una sospensione ko.
A tagliare il traguardo da vincitore è stato quindi il brasiliano, contento per la vittoria dopo aver condotto a lungo i test propedeutici della prima vettura. Alle sue spalle hanno chiuso Frank Montagny ed il compagno Daniel Abt.
Poca fortuna anche per Michela Cerruti, protagonista di una gara nelle retrovie, penalizzata anche da un drive through per non aver rispettato il tempo imposto in occasione del cambio vettura. Bruno Senna è stato costretto al ritiro per un contatto nelle prime fasi che ha imposto l'ingresso dell Safety Car. Punti invece per Takuma Sato, autore del giro più veloce nel finale dopo aver dato addio ai sogni di risultato per un problema pochi giri dopo il via.
Ora una lunga pausa fino al 22 Novembre quando Putrajaya, in Malesia ospiterà il secondo appuntamento.