Dopo il ritiro dalla Formula 1, la Honda potrebbe fare un altro annuncio, addirittura più sconcertante, ufficializzando il proprio ritiro dalla MotoGP. Ad affermarlo con insistenza è soprattutto la stampa spagnola (il quotidiano As e i settimanali Motociclismo e Solo Moto in primis), secondo cui venerdì, nel tradizionale discorso di fine anno, l'amministratore delegato Takeo Fukui sarebbe pronto a dare la clamorosa notizia. Ad inquietare, inoltre, le parole di una fonte interna alla HRC: "Tutti i nostri piani sono oggetto di riconsiderazione".
CRISI - La ragione basilare, chiaramente, sarebbe da ricercarsi nella crisi economica internazionale. I profitti della Honda stanno infatti conoscendo un pericoloso calo (ad esempio, meno 27 per cento di vetture vendute in Europa), costringendo l'azienda nipponica a tagliare le spese. Partendo, come già fatto, dai 400 milioni di euro destinati al team di F1. La scorsa settimana fra l'altro la Honda ha comunicato l'abbandono della AMA Superbike: una questione comunque diversa, dato che era la filiale americana a supportare e gestire il programma nella serie d'oltreoceano.
TIMORI - Un eventuale addio della Honda avrebbe effetti devastanti, visto che quasi un terzo delle moto in griglia (6 su 19) portano il marchio dell'Ala Dorata, e per regolamento il campionato richiede almeno 15 partenti. Si potrebbe però pensare soltanto ad un disimpegno della squadra ufficiale, lasciando libera iniziativa ai privati. Daniel Pedrosa e Andrea Dovizioso, tuttavia, rischierebbero di trovarsi a piedi, o, al limite, in sella ad un mezzo destinato a non essere più sviluppato, perdendo inevitabilmente terreno nei confronti della concorrenza; specialmente Yamaha e Ducati.
SPERANZE - Bisogna sottolineare come, per ora, ci siano molti più segnali positivi che negativi. La presenza in MotoGP costa alla Honda circa 40 milioni di euro l'anno, un decimo di quanto investito in F1, e buona parte del budget è coperta dallo sponsor Repsol, che di recente, a quanto si dice, avrebbe pure incrementato i propri finanziamenti economici. Il risparmio non giustificherebbe una mossa così drastica, almeno in teoria. In questi giorni, poi, Lucio Cecchinello, patron del team LCR che schiera Randy De Puniet, ai microfoni della rivista britannica Motor Cycle News si è detto "sicuro" che la Honda prosegua senza variazioni il proprio impegno in MotoGP. Per adesso, quindi, nessun allarmismo.