20/10/2013 » MotoGP
Redazione
Che quello di Phillip Island sarebbe stato un evento "particolare" per questa stagione MotoGP 2013 lo si era capito già ieri, quando i commissari si sono riuniti più volte cambiando altrettante volte regole ed idee su come affrontare la gara in seguito ai problemi di eccessiva usura dei pneumatici Bridgestone emersi nei giorni scorsi.
In un primo momento si era parlato di accorciare la gara, poi di dividerla in due manches e poi ancora di accorciarla obbligando i piloti ad un cambio gomme/moto a metà corsa. Questa mattina c'è stato l'ennesimo cambiamento, con i giri di gara che da 26 sono diventati 19 e la finestra del pit-stop che è stata anticipata al 9° e 10° giro. Insomma, confusione su confusione.
Sfortuna vuole che, il primo ad entrare nel pallone, sia stato proprio il leader del mondiale Marc Marquez, costretto ad abbandonare la gara in seguito alla squalifica che gli è stata inflitta per avere superato il limite dei 10 giri da percorrere con le stesse mescole, effettuando il suo pit-stop nel corso dell'11° giro.
Ringraziano i suoi rivali ma ringrazia soprattutto Jorge Lorenzo che, con la vittoria di oggi, riapre il mondiale riducendo il suo distacco dai 43 punti iniziali ai 18 di adesso, mancando ancora due appuntamenti da disputare, ovvero quello di Motegi e la finalissima di Valencia.
Tornando alla gara, il più veloce allo start è stato proprio il campione in carica ma, contrariamente alle gare precedenti, Lorenzo non è riuscito a prendere subito un pò di margine, scambiandosi per un attimo la posizione di testa con Marquez.
I primi giri sono stati animati dalla lotta a tre tutta "made in Spain", senza però grossi colpi scena. Al 9° passaggio, il primo ad effettuare il cambio moto è stato Pedrosa che però, per la troppa foga, è arrivato in pitlane con qualche km/h in più rispetto al limite consentito.
Un giro dopo tocca a Lorenzo rientrare ai box mentre Marquez, stranamente, decide di proseguire. Questione di pochi secondi e l'errore del pilota - o del suo muretto - appare ormai evidente. La frittata ormai è fatta e non si può più tornare indietro anche se comunque Marquez ci prova lo stesso regalando un ultimo brivido al suo rientro in pista.
Uscendo dai box, infatti, il pilota Honda non si è curato molto dell'arrivo delle moto che stavano arrivando a velocità sostenuta alla prima curva e così Lorenzo - che nel post-gara ha dichiarato di essere arrivato un pò lungo - è arrivato al contatto con Marquez. Un contatto bello a vedersi (solo perchè, per fortuna, non è successo nulla) ma davvero pericoloso considerata la velocità.
A quel punto Marquez viene sfilato sia da Lorenzo, che inizia a prendere subito un buon margine, e dal compagno di squadra Pedrosa che però è costretto a cedere la propria posizione per l'errore commesso in pitlane qualche giro prima.
Pochi secondi più tardi al leader del campionato viene esposta la bandiera nera. Marquez è squalificato. Nonostante qualche leggera goccia di pioggia, Lorenzo vince a mani basse seguito da Pedrosa e da un ottimo Rossi, protagonista di una lotta bella e serrata che lo ha visto arrivare in volata davanti a Crutchlow e Bautista.
Sesto sul traguardo Bradley Smith, seguito a sua volta dal terzetto Ducati composto da Nicky Hayden, Andrea Iannone ed Andrea Dovizioso, con Randy De Puniet a chiudere la Top-10.
La classifica della gara:
01. Jorge LORENZO - Yamaha Factory Racing - 29'07"155
02. Dani PEDROSA - Repsol Honda Team - +6"936
03. Valentino ROSSI - Yamaha Factory Racing - +12"344
04. Cal CRUTCHLOW - Monster Yamaha Tech 3 - +12"460
05. Alvaro BAUTISTA - GO&FUN Honda Gresini - +12"513
06. Bradley SMITH - Monster Yamaha Tech 3 - +28"263
07. Nicky HAYDEN - Ducati Team - +32"953
08. Andrea IANNONE - Energy T.I. Pramac Racing - +35"062
09. Andrea DOVIZIOSO - Ducati Team - +35"104
10. Randy DE PUNIET - Power Electronics Aspar - +37"426
11. Aleix ESPARGARO - Power Electronics Aspar - +46"099
12. Colin EDWARDS - NGM Mobile Forward Racing - +48"149
13. Yonny HERNANDEZ - Ignite Pramac Racing - +49"911
14. Hector BARBERA - Avintia Blusens - +49"998
15. Danilo PETRUCCI - Came IodaRacing Project - +58"718
16. Luca SCASSA - Cardion AB Motoracing - +58"791
17. Claudio CORTI - NGM Mobile Forward Racing - +1'08"105
18. Michael LAVERTY - Paul Bird Motorsport - +1'27"230
19. Lukas PESEK - Came IodaRacing Project - +1'31"093
20. Hiroshi AOYAMA - Avintia Blusens - +1 giro
21. Damian CUDLIN - Paul Bird Motorsport - +2 giri
-- squalificati --
__. Bryan STARING - GO&FUN Honda Gresini
__. Marc MARQUEZ - Repsol Honda Team
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