WTCC & DTM
Re: WTCC & DTM
Grande vittoria! Ma forse ancora più bello il gesto in gara2, quando ha mostrato la tabella del vincitore al suo compagno di squadra...Un Signore!

Re: WTCC & DTM




.: Win is win, don't matter if is for an inch o for a mile :.
Re: WTCC & DTM
Dal diario di Alex:
“Eilà Amici, avete visto la gara ieri? Si? Nooo?! Bèh, per chi non lo sapesse lo ricordo: ho vinto !
Anzi, abbiamo vinto, perché dopo il mio successo di gara uno, nella seconda frazione ad imporsi è stato il mio compagno Sergio Hernandez rendendo glorioso ed indimenticabile il fine settimana per il BMW Team Italy-Spain“.
“Ma partiamo dall’inizio. Brno era una gara molto attesa e non solo dal sottoscritto, ma da tutti gli uomini dei team BMW. Con Augusto Farfus a pochi punti da Yvan Muller la gara ceka poteva essere l’occasione giusta per un sorpasso in campionato da parte del mio compagno di colori brasiliano e, logicamente, “Mamma BMW” ci aveva chiesto di aiutarlo nel compito in ogni modo lecito.
Logico quindi che, dal terzo posto in griglia, il mio compito fosse anche quello di “guardargli le spalle”. Ed anche Andy Priaulx che partiva al suo fianco si era offerto di rimandare a dopo il via un ipotetico attacco, questo per non creare inutili rischi tra noi alla prima curva e poter trarre il meglio da una gara che, per una serie di ragioni, ogni anno vede le nostre auto inarrivabili per la concorrenza.
Spesso purtroppo quando la gente si adopera per semplificarti la vita capita di perdere la concentrazione proprio perché le cose appaiono troppo facili e credo che Augusto Farfus sia incappato in questo tipo di “blackout”. Da un punto di vista umano ha tutta la mia simpatia per come deve sentirsi in questo momento, tuttavia la sua manovra ha di fatto innescato un caos nel quale non è stato il solo a pagare dazio.
Per una volta la sfiga non è toccata a me, a dimostrazione che a Brno non è solo la magica ricetta d’assetto del team Roal ad aiutarmi ma evidentemente anche la cabala. Sfilato secondo alla prima curva ho dovuto attendere ben poco in quella posizione. Al restart dopo l’interruzione della safety car sono sfilato dietro a Gabriele Tarquini, poi una curva, bene in scia nel rettilineo successivo e già alla seconda piega mi sono trovato nella posizione per superare l’arrendevole collega.
Sono certo che Gabriele avrebbe offerto tutt’altra resistenza se avesse creduto di avere un mezzo all’altezza del mio. Il vantaggio enorme già creato nel corso di una sola tornata ha però dimostrato che in fondo resistere sarebbe stata cosa inutile per lui perché Domenica a Brno io guidavo davvero come un missile.
La stessa vettura fantastica mi avrebbe probabilmente permesso di portare a casa un altro grande risultato in gara due, tuttavia una tamponata di Jorg Muller prima ed una definitiva sportellata di Tarquini poi mi ha tolto prematuramente di scena.
Peccato, vedete, può sembrare ch’io non sia mai contento ma un uomo di sport deve ragionare in modo esigente, deve pensare di portare a casa ogni possibile successo indipendentemente dal numero dei trofei che già svettano sulla sua libreria.
Sono convinto che questo naturale modo di ragionare sia anche la cartina di tornasole di quanto è forte la nostra motivazione e la ragione per cui personalmente, sono certo, non è ancora giunto il momento di appendere il casco al chiodo.
Nella mia testa la gioia di gara uno era già stata archiviata e perdere un’occasione in quel modo mi bruciava davvero.
Paradossalmente la macchina andava meglio che nella prima vittoriosa frazione in quanto un banale problema al ripartitore di frenata mi aveva condizionato causandomi un fastidioso sovrasterzo.
La consolazione però non ha tardato ad arrivare e porta il nome di Sergio Hernandez. Sarebbe stato più bello festeggiare il mio compagno seguendolo da vicino a fari accesi, magari dopo aver conquistato un terzo o un secondo posto per poi festeggiare con lui sul podio, però in mancanza d’altro è stato comunque bellissimo poterlo fare assieme ai ragazzi del mio team dal box.
Ora è tempo di festeggiamenti “culinari”, vi garantisco che gli uomini del mio Team fantastico sono delle “ottime forchette” e siccome è tradizione ch’io paghi una cena ogni volta che vinco una corsa, mi sa che sto giro mi mandano fuori budget!
Che *** me la mandi buona, ciaoooooo.
“Eilà Amici, avete visto la gara ieri? Si? Nooo?! Bèh, per chi non lo sapesse lo ricordo: ho vinto !
Anzi, abbiamo vinto, perché dopo il mio successo di gara uno, nella seconda frazione ad imporsi è stato il mio compagno Sergio Hernandez rendendo glorioso ed indimenticabile il fine settimana per il BMW Team Italy-Spain“.
“Ma partiamo dall’inizio. Brno era una gara molto attesa e non solo dal sottoscritto, ma da tutti gli uomini dei team BMW. Con Augusto Farfus a pochi punti da Yvan Muller la gara ceka poteva essere l’occasione giusta per un sorpasso in campionato da parte del mio compagno di colori brasiliano e, logicamente, “Mamma BMW” ci aveva chiesto di aiutarlo nel compito in ogni modo lecito.
Logico quindi che, dal terzo posto in griglia, il mio compito fosse anche quello di “guardargli le spalle”. Ed anche Andy Priaulx che partiva al suo fianco si era offerto di rimandare a dopo il via un ipotetico attacco, questo per non creare inutili rischi tra noi alla prima curva e poter trarre il meglio da una gara che, per una serie di ragioni, ogni anno vede le nostre auto inarrivabili per la concorrenza.
Spesso purtroppo quando la gente si adopera per semplificarti la vita capita di perdere la concentrazione proprio perché le cose appaiono troppo facili e credo che Augusto Farfus sia incappato in questo tipo di “blackout”. Da un punto di vista umano ha tutta la mia simpatia per come deve sentirsi in questo momento, tuttavia la sua manovra ha di fatto innescato un caos nel quale non è stato il solo a pagare dazio.
Per una volta la sfiga non è toccata a me, a dimostrazione che a Brno non è solo la magica ricetta d’assetto del team Roal ad aiutarmi ma evidentemente anche la cabala. Sfilato secondo alla prima curva ho dovuto attendere ben poco in quella posizione. Al restart dopo l’interruzione della safety car sono sfilato dietro a Gabriele Tarquini, poi una curva, bene in scia nel rettilineo successivo e già alla seconda piega mi sono trovato nella posizione per superare l’arrendevole collega.
Sono certo che Gabriele avrebbe offerto tutt’altra resistenza se avesse creduto di avere un mezzo all’altezza del mio. Il vantaggio enorme già creato nel corso di una sola tornata ha però dimostrato che in fondo resistere sarebbe stata cosa inutile per lui perché Domenica a Brno io guidavo davvero come un missile.
La stessa vettura fantastica mi avrebbe probabilmente permesso di portare a casa un altro grande risultato in gara due, tuttavia una tamponata di Jorg Muller prima ed una definitiva sportellata di Tarquini poi mi ha tolto prematuramente di scena.
Peccato, vedete, può sembrare ch’io non sia mai contento ma un uomo di sport deve ragionare in modo esigente, deve pensare di portare a casa ogni possibile successo indipendentemente dal numero dei trofei che già svettano sulla sua libreria.
Sono convinto che questo naturale modo di ragionare sia anche la cartina di tornasole di quanto è forte la nostra motivazione e la ragione per cui personalmente, sono certo, non è ancora giunto il momento di appendere il casco al chiodo.
Nella mia testa la gioia di gara uno era già stata archiviata e perdere un’occasione in quel modo mi bruciava davvero.
Paradossalmente la macchina andava meglio che nella prima vittoriosa frazione in quanto un banale problema al ripartitore di frenata mi aveva condizionato causandomi un fastidioso sovrasterzo.
La consolazione però non ha tardato ad arrivare e porta il nome di Sergio Hernandez. Sarebbe stato più bello festeggiare il mio compagno seguendolo da vicino a fari accesi, magari dopo aver conquistato un terzo o un secondo posto per poi festeggiare con lui sul podio, però in mancanza d’altro è stato comunque bellissimo poterlo fare assieme ai ragazzi del mio team dal box.
Ora è tempo di festeggiamenti “culinari”, vi garantisco che gli uomini del mio Team fantastico sono delle “ottime forchette” e siccome è tradizione ch’io paghi una cena ogni volta che vinco una corsa, mi sa che sto giro mi mandano fuori budget!
Che *** me la mandi buona, ciaoooooo.




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Re: WTCC & DTM
Zanna una sola parola "GRANDE"
- ottobre_rosso
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Re: WTCC & DTM
WTCC: calendario 2010
La FIA ha approvato nel World Motor Sport Council di oggi il calendario del Mondiale Turismo. Modifiche principali, lo spostamento a fine estate della prova di Valencia, il passaggio della gara portoghese a Portimao (la municipalità di Porto ammette gare cittadine solo ogni due anni) e d il dubbio sulla data italiana, che dipenderà dalla situazione del tracciato di Imola. La serie ha anche assunto l'ex boss Champ Car Andrew Craig quale capo della commissione per il bilanciamento delle performance.
7 Marzo - Brasile - Curitiba
11 Aprile - Messico Puebla
2 Maggio - Marocco - Marrakech
23 Maggio Italia - Imola*
20 Luglio - Belgio - Zolder
4 Luglio - Portogallo - Algarve
18 Luglio - Gran Bretagna - Brands Hatch
1 Agosto - Rep. Ceca - Brno
5 Settembre - Germania - Oschersleben
9 Settembre - Spagna - Valencia (permanente)
31 Ottobre - Giappone - Okayama
21 Novembre - Macao - Macao Guia
fonte
La FIA ha approvato nel World Motor Sport Council di oggi il calendario del Mondiale Turismo. Modifiche principali, lo spostamento a fine estate della prova di Valencia, il passaggio della gara portoghese a Portimao (la municipalità di Porto ammette gare cittadine solo ogni due anni) e d il dubbio sulla data italiana, che dipenderà dalla situazione del tracciato di Imola. La serie ha anche assunto l'ex boss Champ Car Andrew Craig quale capo della commissione per il bilanciamento delle performance.
7 Marzo - Brasile - Curitiba
11 Aprile - Messico Puebla
2 Maggio - Marocco - Marrakech
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Re: WTCC & DTM
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Incontri piccanti per soli uomini. Zona Milano e Bergamo. Chiamami! +39 339 382 1207
- ottobre_rosso
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Re: WTCC & DTM
una domanda: ma la tappa italiana di maggio 2010 si svolgera' a Monza o Imola? ![[:10]](./images/smilies/10.gif)
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Re: WTCC & DTM
monza
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