Incidente al figlio di Surtees E' in gravissime condizioni
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Re: Incidente al figlio di Surtees E' in gravissime condizioni
una domanda: il passato (peraltro nemmeno troppo lontano se si va' a vedere a Monza e Melbourne con la tragica morte dei due commissari) ci insegna che la prevenzione, in termini di sicurezza, non e' mai troppa, e se si fa' 1 + 1 non si tarda ad arrivare alla conclusione che il rischio ganci-cavi di tenuta ruota non e' da applicare solo alla F1. Ma allora per quale motivo non si impongono anche alle formule minori? non credo sia una questione di costi...
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Re: Incidente al figlio di Surtees E' in gravissime condizioni
lupacchiotto ha scritto:mandrake ha scritto:Apparte che prima di scrivere ....."FESSERIE"..... a 10 contaci tu.
Brands Hatch è considerato da quasi la totalità dei Piloti sia a 2 che 4 ruote come uno dei più pericolosi in assoluto.
Come Imola nonostante le migliorie o Kyalami o Suzuka.....; esistono obbiettivamente dei circuiti ove si continua a correre più per la loro storia sportiva che per altro.
Il fatto che continuino ad essere teatro di incidenti più o meno meno gravi.....e in questo caso tragico....deve fare riflettere.
Nessun pilota cerca la morte in pista per guadagnare gloria.
Dire che Brands Hatch è un circuito insicuro portando come esempi a favore di questa tesi due incidenti mortali causati uno dalla sfortuna e uno da una carenza del regolamento tecnico, perdonami, ma non mi sembra un inno alla ragionevolezza
Se a Brands Hatch si continua a correre è perchè da tutti è considerato uno dei circuiti più tecnici rimasti in attività, uno nei quali il pilota può fare veramente la differenza.
Al Ring si può correre con guardrail ovunque e Brands Hatch è considerato pericoloso??
Macao, Monaco e tutti gli altri cittadini secondo te sono sicuri?
Se hai paura di farti male resti a casa, prima di mettere le ruote in una qualsiasi pista ti fanno firmare uno scarico delle responsabilità, quindi se picchi o ci lasci la pelle la colpa è tua, altrimenti se quel punto lo reputi tanto pericoloso lo affronti ad una velocità minore.
Esempio di pista NON pericolosa:
Gli anni passano..
Errore.
Su molti circuiti si continua a correre perchè le federazioni continuano a metterli in programma.
Ora fermo restando che la morte del povero Sartees è dovuto a una concomitanza di coincidenze tragiche (Ganci in primis)...ma anche da una scarsa via di fuga ciò non toglie che esistano di fatto circuiti pericolosi.
Aggiungici poi che un pilota giovane con tanta voglia di affermarsi, non si ferma alla pericolosità del tracciato tanto anche se lo facesse sarebbe una sola voce nel mucchio e tira giù il piede dovunque e cmq....
Punto secondo, (faccio un altro esempio di un altra pista per essere più chiaro) in un circuito come Imola puoi inventarti ciò che vuoi...ma quel muretto prima del fossato dove è morto Senna c'è è ci sarà sempre.
La dura legge delle probabilità dice vabè.....è stata una coincidenza vuoi che si verifichi ancora?!
E si verifica ancora?
Voglio dire: una volta i circuiti venivano tirati su alla come viene viene, poi sono stati resi più sicuri ma se c'è uno o più punti pericolosi che sono così perchè sorgono in quel punto e con la natura non c'è nulla da fare non c'è soluzione.
Ora ti cambio un attimo panorama, i piloti dlla SBK DEVONO correre sia su Brand che a Kyalami che sono circuiti sul quale nesuuno è felice di andare.
Colpa dei piloti o di un organizzatore folle??
Cmq siamo appassionati e normale che ci si infervora, ma senza rancore
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Re: Incidente al figlio di Surtees E' in gravissime condizioni
mandrake ha scritto:Cmq siamo appassionati e normale che ci si infervora, ma senza rancore
Hai beccato il nocciolo del discorso, io adoro sia Brands Hatch che Imola, sono due dei circuiti che preferisco (senza contare che qui dentro per me siete tutti amici, per cui scrivo come se vi avessi davanti agli occhi anziché sparsi per il cyberspazio, ma questo è un altro discorso)
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Riguardo al discorso sicurezza continuo però a dire che il problema risieda al 99% nella insicurezza delle formula se non dotate di certi dispositivi. Le vie di fuga di 200mt non si possono avere ovunque e questo a causa della burocrazia che sta dietro a certi ampliamenti/rivisitazioni, altrimenti qualsiasi circuito provvederebbe a fare certi lavori.
Già adesso io credo che a livello di sicurezza siamo sulla buona strada, ancora molto si può fare, ma prendersela con il circuito è inutile (in questo particolare incidente) se prima di tutto non vi è un regolamento tecnico (non sportivo, ma tecnico) che fa attenzione all'incolumità del pilota, commissari e pubblico.
Insomma, si spendono soldi per far andare veloci queste vetture dotandole di motori e trasmissioni all'ultimo grido, e poi si trascurano particolare ben più importanti che sicuramente non avrebbe gravato in maniera pesante sui bilanci dei team per l'acquisto della monoposto..
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Re: Incidente al figlio di Surtees E' in gravissime condizioni
interessante quanto affermato da Jonathan Palmer
Jonathan Palmer, organizzatore del campionato di Formula 2 e proprietario del gruppo Motorsport Vision che ha in gestione Brands Hatch, ha rilasciato una toccante dichiarazione a seguito dell'incidente che, nella giornata di ieri, è costato la vita ad Henry Surtees.
"Sono assolutamente devastato" dice Palmer, "questo è il momento più triste in trentacinque anni di motorsport e la mia più profonda solidarietà è con il papà John, ma madre Jane e le loro figlie Edwina e Leonora, insieme agli altri familiari e amici"
"Questo incidente è particolarmente toccante per me come padre e mette in chiaro l'inevitabile rischio del motorsport. Domenica mattina mio figlio Jolyon ed Henry erano seduti insieme, in mezzo agli altri piloti, scherzando e firmando autografi. In gara, nel pomeriggio, Henry era solo mezzo secondo dietro a Jolyon, e cercava di recuperare dopo un testacoda. Mentre entrambi si preparavano ad affrontare la Sheene, la ruota ha di poco mancato Jolyon, e ha colpito Henry, che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato
"In serata, ero insieme a John e Jane Surtees nello stesso reparto di terapia intensiva dove Jolyon era stato ricoverato quasi due anni prima dopo il suo grave incidente in quad"
Palmer affronta anche il lato tecnico e della sicurezza, confermando la presenza sulle vetture di F2 di sistemi di ritenuta per le ruote della vettura ed annunciando un'indagine a riguardo.
"Ci sarà una dettagliata indagine sull'incidente che è costato la vita ad Henry; faremo tutto il possibile per capire cosa è successo e perché, e capire cosa si può imparare per cercare di rendere l'automobilismo sempre più sicuro
"Le vetture di Formula 2, progettate dalla Williams F1, rispettano gli standard FIA F1 2005, che includono la presenza di cavi di sicurezza per ridurre il rischio di distacco delle ruote in caso di incidente. Le F2 applicano anche gli ultimi standard F1 per la protezione con spalle del cockpit alte e strutture deformabili laterali. Tuttavia, come accade in Formula 1, i cavi non possono offrire un'assoluta garanzia che la ruota si stacchi, ed in ogni vettura a ruote scoperte la testa del pilota è esposta inevitabilmente al rischio, per quanto piccolo, di essere urtata da altre vetture o da componenti."
"Tutto il nostro team e gli uomini Williams coinvolti nel progetto sono enormemente rattristati, scioccati e sbalorditi. In particolare il meccanico dedicato ad Henry, Don Old, sta attraversando un momento molto difficile. Quando occorrono certi incidenti, ci si affida alla professionalità delle persone coinvolte, e sono orgoglioso di come il team medico di Brands Hatch abbia fatto tutto il possibile per salvare la vita di Henry.
"Sappiamo," conclude Palmer, "che la vita può essere crudele e leggiamo tutti i giorni di giovani vittime di tragedie che accadono a causa di incidenti, guerre o malattie, ma nulla può preparare qualcuno alla perdita di un figlio e John e Jane sono lacerati dal dolore. Siamo tutti disperatamente dispiaciuti. Nel più difficile momento della vita per i Surtees, faremo qualunque cosa potremo per aiutare John e Jane a superare la perdita di Henry. Qualcuno che era così speciale e che aveva ottenuto così tanto nella sua breve vita..."
fonte
Jonathan Palmer, organizzatore del campionato di Formula 2 e proprietario del gruppo Motorsport Vision che ha in gestione Brands Hatch, ha rilasciato una toccante dichiarazione a seguito dell'incidente che, nella giornata di ieri, è costato la vita ad Henry Surtees.
"Sono assolutamente devastato" dice Palmer, "questo è il momento più triste in trentacinque anni di motorsport e la mia più profonda solidarietà è con il papà John, ma madre Jane e le loro figlie Edwina e Leonora, insieme agli altri familiari e amici"
"Questo incidente è particolarmente toccante per me come padre e mette in chiaro l'inevitabile rischio del motorsport. Domenica mattina mio figlio Jolyon ed Henry erano seduti insieme, in mezzo agli altri piloti, scherzando e firmando autografi. In gara, nel pomeriggio, Henry era solo mezzo secondo dietro a Jolyon, e cercava di recuperare dopo un testacoda. Mentre entrambi si preparavano ad affrontare la Sheene, la ruota ha di poco mancato Jolyon, e ha colpito Henry, che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato
"In serata, ero insieme a John e Jane Surtees nello stesso reparto di terapia intensiva dove Jolyon era stato ricoverato quasi due anni prima dopo il suo grave incidente in quad"
Palmer affronta anche il lato tecnico e della sicurezza, confermando la presenza sulle vetture di F2 di sistemi di ritenuta per le ruote della vettura ed annunciando un'indagine a riguardo.
"Ci sarà una dettagliata indagine sull'incidente che è costato la vita ad Henry; faremo tutto il possibile per capire cosa è successo e perché, e capire cosa si può imparare per cercare di rendere l'automobilismo sempre più sicuro
"Le vetture di Formula 2, progettate dalla Williams F1, rispettano gli standard FIA F1 2005, che includono la presenza di cavi di sicurezza per ridurre il rischio di distacco delle ruote in caso di incidente. Le F2 applicano anche gli ultimi standard F1 per la protezione con spalle del cockpit alte e strutture deformabili laterali. Tuttavia, come accade in Formula 1, i cavi non possono offrire un'assoluta garanzia che la ruota si stacchi, ed in ogni vettura a ruote scoperte la testa del pilota è esposta inevitabilmente al rischio, per quanto piccolo, di essere urtata da altre vetture o da componenti."
"Tutto il nostro team e gli uomini Williams coinvolti nel progetto sono enormemente rattristati, scioccati e sbalorditi. In particolare il meccanico dedicato ad Henry, Don Old, sta attraversando un momento molto difficile. Quando occorrono certi incidenti, ci si affida alla professionalità delle persone coinvolte, e sono orgoglioso di come il team medico di Brands Hatch abbia fatto tutto il possibile per salvare la vita di Henry.
"Sappiamo," conclude Palmer, "che la vita può essere crudele e leggiamo tutti i giorni di giovani vittime di tragedie che accadono a causa di incidenti, guerre o malattie, ma nulla può preparare qualcuno alla perdita di un figlio e John e Jane sono lacerati dal dolore. Siamo tutti disperatamente dispiaciuti. Nel più difficile momento della vita per i Surtees, faremo qualunque cosa potremo per aiutare John e Jane a superare la perdita di Henry. Qualcuno che era così speciale e che aveva ottenuto così tanto nella sua breve vita..."
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Re: Incidente al figlio di Surtees E' in gravissime condizioni
Piu' che interessante mi sembra ipocrita, ok che dall'organizzatore non puoi aspettarti altro ma sta lettere piena di vedremo..faremo.....perche' invece non si e' visto e non si e' fatto? le auto prevedono i ganci per le ruote? boh io non li vedo neanche nella vettura del povero Surtees che pure ne perde una dopo l'impatto col guardrail. Io sono uno sfiduciato malpensante per natura ma in quelle auto i cavi non ci sono e non li hanno messi per risparmiarsi 2 sterline che qualcuno s'e' messo in tasca e adesso mi vengono con lo siamo straziati...vedremo...faremo...indagheremo....ma mi fanno schifo. ![[:4]](./images/smilies/4.gif)
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Re: Incidente al figlio di Surtees E' in gravissime condizioni
che i ganci non ci siano perchè non li vedi è un'interessante punto di vista...
un po' come credere che non ci sia l'alcol nella birra perchè non lo vedo...
i "cavi" ci sono sia sulle F1, sulle F2, sulle IRL, sulle F3... e in tutti i campionati FIA devono "sottostare" a una normativa comune, al di la della serie in cui vengono utilizzati o del materiale di cui sono fatti (acciaio, sintetico, ecc... )
pensare che si possa eliminare completamente qualsiasi tipo di rischio in una gara di auto è semplicemente fantascienza... Surtees è stato molto molto sfortunato, ma in un mondo dove la gente crepa anche per crisi respiratorie derivanti da intolleranza alle ciliege la "sfortuna" è un metro di paragone che fa abbastanza ridere...
non ha neanche senso dire "non correte perchè rischiate di lasciarci la pelle" visto che statisticamente le auto da corsa sono tra i posti più sicuri dove stare... se pensate a quanta gente corre ogni weekend in tutto il mondo e a quanti morti ci sono ogni anno è quasi più sicuro stare lì che andare al lavoro in bici
Palmer mi sembra tutto sommato una brava persona, molto appassionata e che ha dato a tantissima gente a) lavoro b) l'opportunità di divertirsi stando al volante o guardando una gara... cose come questa SUCCEDONO e basta e non riconoscere gli sforzi che sono stati fatti negli anni per rendere queste auto così sicure mi pare quantomeno poco rispettoso di chi ci ha speso una vita sopra a lavorarci...
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i "cavi" ci sono sia sulle F1, sulle F2, sulle IRL, sulle F3... e in tutti i campionati FIA devono "sottostare" a una normativa comune, al di la della serie in cui vengono utilizzati o del materiale di cui sono fatti (acciaio, sintetico, ecc... )
pensare che si possa eliminare completamente qualsiasi tipo di rischio in una gara di auto è semplicemente fantascienza... Surtees è stato molto molto sfortunato, ma in un mondo dove la gente crepa anche per crisi respiratorie derivanti da intolleranza alle ciliege la "sfortuna" è un metro di paragone che fa abbastanza ridere...
non ha neanche senso dire "non correte perchè rischiate di lasciarci la pelle" visto che statisticamente le auto da corsa sono tra i posti più sicuri dove stare... se pensate a quanta gente corre ogni weekend in tutto il mondo e a quanti morti ci sono ogni anno è quasi più sicuro stare lì che andare al lavoro in bici
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Re: Incidente al figlio di Surtees E' in gravissime condizioni
FJM ha scritto:che i ganci non ci siano perchè non li vedi è un'interessante punto di vista...un po' come credere che non ci sia l'alcol nella birra perchè non lo vedo...
i "cavi" ci sono sia sulle F1, sulle F2, sulle IRL, sulle F3... e in tutti i campionati FIA devono "sottostare" a una normativa comune, al di la della serie in cui vengono utilizzati o del materiale di cui sono fatti (acciaio, sintetico, ecc... )
pensare che si possa eliminare completamente qualsiasi tipo di rischio in una gara di auto è semplicemente fantascienza... Surtees è stato molto molto sfortunato, ma in un mondo dove la gente crepa anche per crisi respiratorie derivanti da intolleranza alle ciliege la "sfortuna" è un metro di paragone che fa abbastanza ridere...
non ha neanche senso dire "non correte perchè rischiate di lasciarci la pelle" visto che statisticamente le auto da corsa sono tra i posti più sicuri dove stare... se pensate a quanta gente corre ogni weekend in tutto il mondo e a quanti morti ci sono ogni anno è quasi più sicuro stare lì che andare al lavoro in bici
Palmer mi sembra tutto sommato una brava persona, molto appassionata e che ha dato a tantissima gente a) lavoro b) l'opportunità di divertirsi stando al volante o guardando una gara... cose come questa SUCCEDONO e basta e non riconoscere gli sforzi che sono stati fatti negli anni per rendere queste auto così sicure mi pare quantomeno poco rispettoso di chi ci ha speso una vita sopra a lavorarci...
Il "non li vedo" era riferito al fatto come detto che anche l'auto di Surtees ha perso una ruota, insomma sicuri che ci sono? a parte che quando si strappano le ruote spesso comunque si vedono e qui no. Per quanto riferito a Palmer probabilmente non sono stato molto chiaro effettivamente ma quel mio dire "che dall'organizzatore non puoi aspettarti altro" era solo un modo di dire che la colpa e' dell'organizzazione che mi fa dubitare sull''esistenza effettiva dei ganci, non era un'attacco a Palmer direttamente. Che poi le corse nonostante quanto si sia fatto in termini di sicurezza siano uno sport pericoloso ma nonostante tutto muoiono piu' gente in casa che in un'auto da corsa sono d'accordissimo.
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