biaggioMIL ha scritto:....
l'evasore Roscio:
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Questo è un pezzo del 2005, come vedi non è l'unico VIP che si dimentica di versare il dovuto all'erario....
Ricchi, famosi ed evasori fiscali per non contare che nel 2007 Equitalia è riuscita a incassare 859 milioni di euro da 606 evasori-vip, ovvero quelli con un debito fiscale superiore ai 500 mila euro.
E' vero che Rossi fa più notizia ma come vedi non è stao il primo e non è il solo......
(12/08/2005)
Luci della ribalta e ombre dell'erario. Passano gli anni, i campionati, i gran premi, i tornei e le tournée, ma la annosa querelle tra Vip e tasse sembra non passare mai. Non sarà forse facile destreggiarsi tra gli appuntamenti mondani e professionali, tra domicili e residenze in paradisi fiscali di 'ricchi e famosi', ma, alla fine, il fisco riesce ad avere la meglio e scovare illeciti che ciclicamente provocano scandali nel patinato mondo della celebrità.
L'ultimo vip scivolato sulle contestazioni dell'Agenzia delle Entrate è il campione delle due ruote
Loris Capirossi: tra il 1995 e il 1998 - hanno accertato gli ispettori tributari - non ha dichiarato redditi per quasi 8 milioni di euro, facendosi schermo della sua residenza monegasca. Ma il fisco ha provato, con un controllo bancario, che aveva pagato l'Ici sulla villa di Riolo Terme (Ravenna), una residenza che il campione diceva di aver solo affittato. E ora Capirossi dovrà pagare l'Iva (solo questa si aggirerebbe sui 1,5 milioni) e l'Irpef per importi milionari, maggiorati con sanzioni e interessi.
Del resto quello tra personaggi famosi e tasse è un rapporto travagliato che non conosce confini nazionali e l’evasione fiscale contestata a Capirossi è solo l'ultimo dei molti casi che hanno riempito le cronache dei giornali. Ecco una carrellata dei casi più famosi di contrasti tra fisco e Vip.
LUCIANO PAVAROTTI. Gli acuti del tenore hanno residenza a Modena, sostengono gli ispettori del Fisco. E ''big Luciano'', dopo aver duellato con il fisco a colpi di avvocati, ha poi deciso di staccare nei confronti dell' erario un assegno a nove zeri: 25 miliardi di lire pagati nel 2001 davanti ad un ministro delle Finanze più che contento e a una selva di fotografi giunti per l'occasione.
ALBERTO TOMBA. Non è riuscito a vincere lo slalom con l'ufficio entrate nemmeno il campione di sci emiliano. Il fisco gli ha contestato tra il '93 e il '95 mancati versamenti. La vicenda è finita anche in tribunale e alla fine il campione ha ottenuto l' assoluzione, ma solo dopo aver messo mano al portafoglio ed aver sborsato 10 miliardi di lire, per appianare passaggi di denaro in società sparse tra vari paradisi fiscali.
DIEGO ARMANDO MARADONA. È l'unico caso di ''cartella esattoriale'' consegnata sulle scalette di un aeroplano. Per contestargli le tasse non pagate gli ispettori del fisco sono stati costretti ad intercettare il campione di calcio durante una coincidenza aeroportuale. Ma il match tra il Pibe de Oro e l'erario italiano non si è ancora concluso. In palio non un trofeo, ma ben 30 milioni di euro che il fisco italiano pretende come maximulta dal ex numero 10 del Napoli che, a sua volta, non intende pagare, o almeno non per intero.
STEFFI GRAF. La star tedesca del tennis ha risolto la sua querelle con il fisco tedesco pagando un'ammenda da un miliardo di lire, mentre il padre e manager della campionessa è stato condannato a 3 anni e mezzo di reclusione, di cui 15 mesi scontati in custodia cautelare.
NIKI LAUDA. Difficile il rapporto con le tasse anche per il re dei motori. Il pilota austriaco negli anni ottanta litigò con gli esattori viennesi per gli introiti pubblicitari all'estero.
BORIS BECKER: È stato condannato a due anni di carcere, con la condizionale, e a 500 mila euro di multa per aver evaso il fisco per circa 1,7 milioni di euro tra il 1991 e il 1993. Ha inoltre rischiato un altro processo per gli importi non versati in precedenza. Anche in questo caso il tennista sosteneva di essere residente nel Principato di Monaco, invece che in Germania. Ma il fisco tedesco non ci ha creduto.