Capolavoro di Jorge Lorenzo al Mugello, quinta tappa del campionato 2013 MotoGP. Dopo avere passato Pedrosa alla terza curva, il campione del mondo in carica ha corso metà gara sentendo il fiato sul collo dei due piloti del team Repsol Honda con distacchi contenuti nell'ordine dei 2-5 decimi.

La gara ha però preso una svolta differente dopo il 13esimo giro, quando Pedrosa è cominciato ad andare in crisi con le gomme. A quel punto, Lorenzo ha iniziato a spingere girando costantemente sull'1'48 basso, prendendo subito un vantaggio considerevole. Dietro, intanto, la lotta per la seconda posizione tra Pedrosa e Marquez si faceva sempre più intensa.

Quando il contagiri segna il "-4" alla fine, il campione uscente della Moto2 decide di rompere gli indugi attaccando il compagno di squadra. Marquez passa così in seconda posizione, staccandosi subito da Pedrosa che, nel frattempo, deve guardarsi le spalle da Cal Crutchlow, in rimonta.

Nonostante i pochi giri a disposizione ed il consistente distacco nei confronti di Lorenzo, Marquez continua a spingere ma, all'altezza della curva 7, commette un errore finendo rovinosamente a terra. Il vincitore di Austin si alza senza grosse difficoltà ma il suo nervosismo appare subito abbastanza evidente, soprattutto considerati i 20 punti sprecati a poche tornate dalla bandiera a scacchi.

Ringrazia Lorenzo e ringrazia soprattutto Pedrosa, che a quel punto guadagna la seconda posizione seguito sul traguardo dalla Yamaha di Crutchlow che ha completato il podio.

Più staccati troviamo Stefan Bradl ed Andrea Dovizioso, arrivati in volata separati da appena 2 decimi. Bene anche gli altri due ducatisti Nicky Hayden e Michele Pirro, rispettivamente in sesta e settima posizione davanti ad Aleix Espargaro, Bradley Smith ed Hector Barbera.

Oltre alla caduta di Marc Marquez, il Gran Premio del Mugello ha visto uscire subito dai giochi altri due sicuri protagonisti: Valentino Rossi ed Alvaro Bautista. I due si sono toccati alla terza curva del primo giro, finendo entrambi a terra con le moto distrutte. Il contatto è stato oggetto di verifica da parte degli stewards che alla fine, dopo avere convocato entrambi i piloti, hanno archiviato l'episodio come contatto di gara, anche se l'entrata dello spagnolo ci è sembrata fin troppo "ottimista".

Dopo la gara di oggi, la classifica di campionato vede quindi ancora in testa Dani Pedrosa con 103 punti, seguito a 12 lunghezze da Jorge Lorenzo. Con il ritiro odierno Marquez scivola invece in terza posizione, a 26 punti dal compagno di squadra.

La classifica della gara:

01. Jorge LORENZO - Yamaha Factory Racing - 41'39"733
02. Dani PEDROSA - Repsol Honda Team - +5"400
03. Cal CRUTCHLOW - Monster Yamaha Tech 3 - +6"412
04. Stefan BRADL - LCR Honda MotoGP - +19"321
05. Andrea DOVIZIOSO - Ducati Team - +19"540
06. Nicky HAYDEN - Ducati Team - +26"321
07. Michele PIRRO - Ducati Test Team - +38"144
08. Aleix ESPARGARO - Power Electronics Aspar - +39"802
09. Bradley SMITH - Monster Yamaha Tech 3 - +40"243
10. Hector BARBERA - Avintia Blusens - +48"392
11. Randy DE PUNIET - Power Electronics Aspar - +48"480
12. Danilo PETRUCCI - Came IodaRacing Project - +1'13"708
13. Andrea IANNONE - Energy T.I. Pramac Racing - +1'14"601
14. Colin EDWARDS - NGM Mobile Forward Racing - +1'21"249
15. Karel ABRAHAM - Cardion AB Motoracing - +1'25"738
16. Yonny HERNANDEZ - Paul Bird Motorsport - +1'27"339
17. Michael LAVERTY - Paul Bird Motorsport - +1'27"758
18. Bryan STARING - GO&FUN Honda Gresini - +1'44"424
19. Lukas PESEK - Came IodaRacing Project - +1'45"227
-- ritirati --
__. Marc MARQUEZ - Repsol Honda Team
__. Claudio CORTI - NGM Mobile Forward Racing
__. Hiroshi AOYAMA - Avintia Blusens
__. Valentino ROSSI - Yamaha Factory Racing
__. Alvaro BAUTISTA - GO&FUN Honda Gresini